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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lotta al Covid

Il 31 marzo cessa lo stato d'emergenza, Giuffrida: "Resta l'epidemia strisciante"

Il direttore dell'Asp spiega che ancora la Regione e il ministero non hanno inviato direttive su come procedere dal 1 aprile

Si va verso il ritorno alla normalità e si cerca di dimenticare la pandemia. Il 31 marzo, così come è stato deciso dal governo Draghi, finirà lo stato di emergenza. 

Ma finirà davvero la diffusione del virus? Ne abbiamo parlato con il direttore del Dipartimento prevenzione dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Sandro Giuffrida (foto a lato).

"I casi di contagio in città e in provincia continuano ad essere discretamente elevati. Il Covid 19 sta continuano a colpire anche persone vaccinate e,Giuffrida Sandro-3 come sappiamo ormai, con una sintomatologia più lieve. Continua, quindi, un'epidemia strisciante e la Calabria è tornata ad essere zona gialla. Questo non fa ben sperare".

Cosa accadrà dopo il 31 marzo? 

"Ancora non abbiamo avuto alcuna notizia, nè dalla Regione, nè dal ministero, ma penso che vista l'attuale situazione, pur dichiarando cessato lo stato di emergenza, si dovrà continuare a tenere aperti i servizi per i malati".  

La prossima settimana è atteso un nuovo decreto con i vari allentamenti che partiranno subito dopo la fine dello stato di emergenza il 31 marzo. Fino a un’estate senza restrizioni. Risalita dei contagi permettendo.

Che estate ci dobbiamo aspettare?

"Il virus continuerà a girare. Per tutta la primavera penso cha la situazione resterà quella attuale, poi in estate i contagi diminuiranno ma non spariranno. Il virus viaggia nel mondo e quindi arriveranno altre varianti ma probabilmente, dall'esperienza di questi anni di pandemia, saranno sempre meno aggressive e quindi potremo immaginare di avere poi il prossimo autunno-inverno la necessità di vaccinarci ancora, così come accade con il vaccino antinfluenzale che si ripete ogni anno".

Dunque il 31 marzo con la fine dell'emergenza finiranno molti divieti e obblighi ma, il buon senso, ci impone di continuare a tenere alta l'attenzione e continuare a mantenere le precauzioni, soprattutto per i soggetti fragili, per evitare un virus subdolo. 

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