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Cronaca Taurianova

Torna libero dopo 30 anni e tenta estorsione a imprenditore: arrestato esponente della 'ndrangheta

I carabinieri hanno fermato in flagranza Pasquale Zagari. L'uomo, già condannato all’ergastolo, era da poco tornato in libertà. Ora è ristretto nella casa circondariale di Palmi

Pasquale Zagari, elemento di spicco della 'ndrangheta di Taurianova, è stato arrestato in flagranza dai carabinieri per tentata estorsione aggravata ai danni di un imprenditore locale. 

L'uomo, già condannato all’ergastolo per associazione mafiosa, omicidi, reati in materia di armi, occultamento di cadavere e altro, era da poco tornato in libertà, dopo che nel 2015 la reclusione a vita era stata ridotta a 30 anni.

"A seguito di alcune acquisizioni informative, che indicavano Zagari - spiegano dal comando provinciale - intento a imporre delle estorsioni ad alcuni commercianti e imprenditori della zona, i carabinieri sono intervenuti proprio nella flagranza di una di queste condotte".

Zagari è stato così bloccato dopo una ennesima visita ad un locale imprenditore, al quale, continuano i militari "voleva imporre illegittimamente il suo volere, proprio facendo leva sulla sua caratura e fama criminale". L'uomo, la cui pericolosità è dimostrata da un violento tentativo di evasione nel 2009, quando non si fece scrupoli a sparare con un’arma da fuoco contro i poliziotti di scorta durante una traduzione, è ora ristretto presso la casa circondariale di Palmi.

Gli accertamenti investigativi sono ancora in corso, e "tutti coloro -concludono gli uomini dell'Arma - che hanno avuto analoghe pressioni o richieste, sono invitati a rivolgersi immediatamente ai carabinieri e all’autorità giudiziaria".

Chi è Pasquale Zagari

Pasquale Zagari è tra i più violenti protagonisti della faida che ha imperversato a Taurianova a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, durante la quale la morte del padre, Rocco Zagari, ucciso all’interno di un barbiere, rappresentò l’evento scatenante della “strage del venerdì nero” di Taurianova, in cui furono uccise per vendetta quattro persone, di cui una con la testa mozzata, in pieno centro cittadino.

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