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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Esclusa contrattazione per mancanza di fondi", l'amarezza dei tirocinanti calabresi

Continua l'odissea dei tirocinanti dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale al lavoro, Fausto Orsomarso, che rimanda ogni decisione, riguardo al loro futuro, al Governo centrale

Continua l'odissea dei tirocinanti calabresi e l'amarezza prende ancor di più il sopravvento dopo le dichiarazioni dell'assessore regionale Orsomarso che "esclude la contrattazione per i tirocinanti per mancanza di fondi a cui attingere e ogni decisione riguardo al loro futuro viene nuovamente rimessa al Governo centrale".

"La fortuna di rivestire un incarico istituzionale - si legge in una nota - e al contempo l'evidente incapacità di agire e di essere parte integrante dell'incarico stesso che si riveste. Si parla ovviamente dell'assessore regionale al lavoro Fausto Orsomarso, chiamato in causa dai circa 7.000 tirocinanti calabresi, padri e madri di famiglie che reclamano da mesi lavoro vero e dignitoso in termini di contrattazione (come si parlava da mesi), e che da anni prestano quotidianamente servizio presso Enti pubblici e privati e ministeri (Giustizia, Miur, Mibact)". 

"Le ultime affermazioni dell'assessore al lavoro calabrese - continua la nota  - evidenzia la sua personale e totale mancanza di volontà politica di risolvere in positivo la vertenza dei tirocinanti che continuano a non essere riconosciuti nè lavoratori e nè soprattutto precari. Queste circa 7.000 anime si trovano ingabbiate in un sistema che non rende merito alle professionalità acquisite in questi anni e senza alcun diritto contributivo e previdenziale.

Per queste persone si sono disattese le promesse fatte nelle innumerevoli campagne elettorali (dove si parlava addirittura di stabilizzazione e che come promessa, con tutta sincerità, è a dir poco assurda e soprattutto utopica) ma si sa che le vie del Signore sono infinite se c'è volontà politica e istituzionale". 

Per i tirocinanti calabresi la bussola del tempo sta per esaurirsi "per la mancanza di azioni concrete a loro tutela e quel destino di trovarsi presto tutti sulla strada e di perdere al contempo quelle professionalità acquisite in anni e anni si fa sempre più reale anche a causa dell'immobilismo dell'attuale giunta regionale calabrese di centrodestra che ha però il merito di avere reso onore e dignità ad altre categorie di lavoratori, come quelli della legge 12, mostrandosi al contempo madre-matrigna per i tirocinanti che hanno solo la colpa di essersi resi protagonisti "in negativo" di un percorso alquanto tortuoso e complesso, quando sono stati spesi 100 milioni di euro con fondi della Regione Calabria stessa e che assieme allo Stato stesso si è fatta garante di questi percorsi di politica attiva che sono vere e proprie misure che devono essere mirate al reinserimento nel mondo del lavoro degli stessi destinatari". 

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