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La denuncia

Trasporto disabili, Gangeri: "Vogliamo garantito il servizio, non i soldi"

La presidente dell'Agedi critica il bando del Comune per usufruire dell'assegno di servizio

Scade oggi il termine ultimo per presentare al Comune la richiesta per usufruire dell'assegno di servizio di trasporto per persone con disabilità per i collegamenti con le scuole primarie e secondarie di primo grado o con i Centri Socio-Educativi, Riabilitativi per l’anno 2022. C'è invece tempo fino al 31 gennaio 2023 la possibilità di allegare, alle stesse domande, la certificazione Isee.  

Un assegno di servizio di trasporto per persone con disabilità che non piace proprio a Mirella Gangeri, presidente dell'associazione Agedi che da anni si batte, insieme agli altri familiari,  per ottenere il servizio e non i soldi. 

Spiega Mirella Gangeri: "La legge 104 stabilisce che il servizio di trasporto è un diritto per le persone disabili e il servizio è obbligatorio e gratuito e deve essere erogato dal Comune di appartenenza.  Ma da anni ormai, il Comune di Reggio Calanria ha sospeso questo servizio sostituendolo con l'erogazione di un voucher. Ma non è quello che occorre alle persone con disabiità e alle loro famiglie. Serve un servizio per aiutare nella gestione. C'è una differenza sostanziale e ideologica tra ottenere un servizio oppure avere erogati dei soldi".

La presidente dell'Agedi sempre in prima linea in difesa dei diritti delle persone con handicap racconta: "Abbiamo più volte paretecipato alle riunioni di Commissione consiliare Bilancio a Palazzo San Giorgio ma non si riesce a trovare una soluzione e sempre ci docono che non ci sono i soldi necessari per gestire il servizio. Adesso il Comune sta dialogando con l'Atam ma intanto c'è il bando per il voucher e arriveranno tante domande anche perchè faranno richiesta non solo quanti devono frequantare le scuole primarie e secondarie di primo grado o i centri socio-educativi, riabilitativi, ma anche chi frequenta centri privati e piscine. Sappiamo che il Comune sceglierà la strada di dare l'assegno a tutti quelli che frequentano la scuola, cercando di coprire il cento per cento delle richieste, mentre per coloro che  frequantano i centri di riabiliazione c'è la riserva e se fossero pochi i soldi, il Comune ha stabilito dei criteri per l'assegnazione. Ma ripetiamo qui non si tratta di dare l'elemosina ma di garantire un diritto: il trasporto per i disabili, come dice la legge 104 è un diritto".

"C'è poi un altro aspetto importante da non sottovalutare: manca l'elenco delle ditte accreditate a cui fare riferimento, un elenco che deve essere fornito dal Comune. Quindi lo chiamano vaucher ma non è un vaucher, proprio perchè manca il riferimento alle ditte di trasporto disabili accreditate, un elenco di soggetti accreditati presso l’amministrazione, a cui i familiari possono rivolgersi con fiducia. Il Comune di Reggio Calabria, però, questo elenco non lo ha mai fornito. Quindi si tratta semplicemnte di un assegno di trasporto che poi verrà ridotto in base alle richieste". 

Gangeri Mirella-3"Non resta che rivolgersi ai gestori privati che hanno prezzi di mercato spesso superiori rispetto all’assegno erogato dall’Ente pubblico. Assegno pagato spesso con un ritardo annuale. A questo si aggiunga che mentre il servizio di trasporto erogato dal Comune deve raggiungere tutti gli alunni disabili, quello svolto dai privati non ha questo obbligo. Questo comporta ed ha comportato, che alcuni alunni che abitano in zone impervie e che non hanno familiari che possono accompagnarli, restano segregati in casa. L’isolamento forzato è una tragedia per le persone disabili che si ritrovano privi di stimoli adeguati, impossibilitati a svolgere un programma personalizzato che la scuola o i centri forniscono loro. Vuol dire regredire, vuol dire non poter socializzare, non poter confrontarsi con i compagni, col mondo esterno. Un problema pratico, ma anche ideologico dicevamo. Vale la pena ricordare che la Costituzione sancisce diritti inviolabili che appartengono ad ogni singolo individuo, tra questi c’è il principio di uguaglianza di fronte alla legge, che prescinde anche dalle condizioni personali e sociali. Pertanto se una persona è portatrice di una qualsiasi minorazione che la limita in qualche modo, ha gli stessi diritti di qualsiasi altro individuo". 

L'appello di Mirella Gangeri è al Comune: "Aspettiamo una risposta: il servizio di trasporti per disabili è un diritto o un'elemosina?"

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