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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Carenze strutturali negli uffici giudiziari, Uilpa: "Dopo un anno nulla è cambiato"

Il vice coordinatore nazionale Patrizia Foti, torna a denunciare le gravi criticità che continuano a permanere all'interno degli uffici del Tribunale

È passato quasi un anno da quando i dipendenti degli uffici giudiziari scesero in piazza per protestare a causa delle difficoltà e criticità esistenti all’interno degli uffici giudiziari. 

“A oggi  - afferma scrive Patrizia Foti, vice coordinatrice nazionale Uilpa giustizia - è con sommo rammarico che constatiamo, a ben più un anno di distanza e nonostante le promesse ricevute, le medesime criticità consistenti sia nella carenza di organico, che nelle infrastrutture di alcuni uffici del distretto”.

“Il momento storico che stiamo vivendo - prosegue Foti - ci impone delle riflessioni su come vogliamo concretamente modificare la realtà degli Uffici giudiziari e su come dobbiamo superare il mancato turnover e l’attuale piano di assunzioni”. 

“Importante per queste azioni – spiega la vice coordinatrice - il ruolo del sindacato, con il quale l’amministrazione è tenuta a dialogare, rispettando ruolo e prerogative riconoscendo, democraticamente, i diritti dei lavoratori. Noi siamo sindacalisti e questo è il nostro ruolo”.

Incalza Foti: “Non basteranno le migliaia di assunzioni annunciate dal ministro, per sanare l’emorragia organica che si sta registrando negli Uffici giudiziari a causa dei pensionamenti per raggiunti limiti d’età, delle dimissioni e per la quota cento”.

“La carenza di personale amministrativo degli uffici dell’intero distretto, in particolare di alcuni uffici come il Tribunale distrettuale di Reggio Calabria, che soffre di una scopertura di personale superiore al 45% e della procura della Repubblica, con una scopertura pari al 20%, associata all’aumento delle sopravvenienze dei flussi di lavoro, determinerà un grave danno alla salute dei lavoratori ed al regolare corso della giurisdizione civile e penale”. 

“E’ necessario – prosegue Foti - un progetto di pianificazione strategica che metta al primo posto l’implementazione dell’efficienza del sistema giudiziario e amministrativo, non solo attraverso un piano di assunzioni triennale, ma anche e soprattutto con la valorizzazione delle professionalità e dell’esperienza che il personale giudiziario ha maturato, oltre all’adozione di modelli organizzativi tesi a promuovere il benessere psicofisico dei lavoratori”.

“Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2020, sia il rappresentante del Csm avvocato Stefano Cavanna, che il dottor Liborio Fazzi – intervenuto in rappresentanza del ministro della giustizia – hanno lodato il proficuo impegno del personale giudiziario e del lavoro svolto all’interno degli uffici del distretto nonostante le esigue risorse disponibili".

"Non bastano più le attestazioni di lode - tuona Foti - perché le attuali condizioni del personale amministrativo impongono, con urgenza, un piano straordinario d’intervento ed una tempestiva rimodulazione in ampliamento delle piante organiche, mai adeguate nel corso degli anni, neanche in funzione dell’aumento della pianta organica dei magistrati”. 

“Il rischio che ne deriva è la paralisi del funzionamento degli uffici giudiziari, perché il personale è poco, è stanco ed è provato da ritmi giornalieri frenetici, con udienze che si protraggono anche fino a tarda notte”.

“Irriguardosa nei confronti di tutti gli operatori della giustizia e di tutto il territorio metropolitano –conclude la sindacalista-, l’esigua assegnazione di sole 54 al Distretto di Reggio Calabria, sul complessivo di 3.586 assunzioni di assistenti giudiziari al 31 dicembre 2019". 
 

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