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Venerdì, 29 Marzo 2024
Verso l'evento / Palmi

Varia di Palmi, nasce la fondazione

In consiglio comunale è stata approvata la prima bozza dello statuto dell'organismo, che sarà aperto ai contributi e alla collaborazione della cittadinanza

Il consiglio comunale di Palmi ha compiuto un passo molto importante verso la creazione di un organismo stabile per la  gestione dell'evento Varia. L'assemblea ha infatti approvato la prima stesura dello statuto della Fondazione Varia. 

A dare la notizia è il comitato varia presieduto da Daniele Laface. Si legge in una nota: "Come ha prudentemente avvertito lo stesso sindaco Giuseppe Ranuccio, si è potuto udire solo il primo vagito di una creatura appena affacciatasi al mondo. Tuttavia, come persino la storia evolutiva dell’umanità insegna, nulla nasce perfetto ma ogni cosa è perfettibile. Sarà l’intera città di Palmi - proseguono dal comitato - in tutte le sue forme di partecipazione democratica (che l’amministrazione comunale e la Fondazione dovranno valorizzare) a tessere d’ora innanzi una tela dalle maglie sempre più strette, capace di impedire nel tempo la formazione delle più piccole smagliature che, allargandosi, potrebbero rivelarsi molto deleterie".

Ecco perché la Fondazione appena nata, non solo potrà nel corso della sua vita futura procurarsi i migliori nutrienti per prosperare assieme alla sua stessa ragion d’essere, la Varia, ma potrà persino fortificare la sua stessa ossatura, lo Statuto, attraverso opportuni aggiornamenti ed emendamenti. 

Si commenta ancora dal comitato: "Sarebbe stato ingenuamente dannoso cucire addosso a questo nuovo organismo un abito troppo stretto e attillato, che già domani gli avrebbe potuto impedire ogni vitale libertà di movimento". Pertanto, dopo i festeggiamenti di quest’anno, con una riunione che dovrà raccogliere i più costruttivi fermenti che questa stessa edizione della Varia 2023 aggiungerà a quelli del più glorioso passato, si metterà mano, presumibilmente attorno al mese di ottobre o novembre, come Ranuccio ha annunciato durante il consiglio comunale, alla neonata istituzione culturale e allo stesso statuto della Fondazione laddove si ravviserà la necessità o l’opportunità. "Ciò sarà fatto - si afferma nella nota - nella maturata consapevolezza che la posta in gioco è la tutela, nonché il rilancio, delle più autentiche tradizioni legate a questa meravigliosa celebrazione storico-religiosa che, per essere meglio conservata e corroborata, necessita in via prioritaria di certezza e sistematicità nel tempo".

Si conclude la nota: "La democrazia, quando è ben esercitata e conduce a soluzioni meglio studiate e maggiormente condivise, anche quando richieda un primo atto di coraggio che rompa ogni indugio, è il migliore strumento che una comunità possa desiderare di poter utilizzare".

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