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Cronaca Centro / Via Barlaam, 2

Vertenza autisti Poste, Scarfò (Cgil): "Turn-over selvaggio e una precarietà immotivata"

Sono 25 i lavoratori calabresi a cui non sono state rinnovate le proprie mansioni. Due di loro risultano, inoltre, già fuori dall'azienda. Indetto lo stato di agitazione sul territorio nazionale

Tempo di riunioni e confronti in casa Poste italiane. Gli esponenti sindacali del Nidil-Cgil, rappresentati dal responsabile territoriale Achille Scarfò, hanno dato vita ad un'assemblea nella mattinata del 30 giugno al centro distribuzione sud di via Barlaam 2. Discussioni incentrate sulla vertenza nazionale dei 250 autisti che operano per conto dell'azienda.

Prendendo in considerazione la nostra regione, sono 25 i lavoratori sotto contratto con l'agenzia di somministrazione Adecco (molti dei quali a tempo indeterminato) a cui Poste Italiane non ha prorogato le loro mansioni. Due di loro, inoltre, risultano già fuori dall'azienda. Una condizione che non può passare evidentemente inosservato considerando, in aggiunta, che lo stesso ente nazionale ha nuovamente incaricato Adecco per la ricerca di figure professionali identiche a quanto rappresentato dagli autisti in questione.

Secondo il responsabile territoriale Cgil Achille Scarfò non "regge la motivazione data da Poste italiane del raggiungimento del limite dei 24 mesi che sarebbero imposti dal decreto dignità atteso che come già chiarito dal ministero del lavoro con la circolare n.17 del 31 ottobre 2018, i lavoratori assunti a tempo indeterminato dall’agenzia possono essere prorogati in missione, sia a tempo indeterminato che a termine, presso senza obbligo limiti di durata.

La vertenza - spiega ancora il rappresentante sindacale - condotta a livello nazionale dalle segreterie delle categorie sindacali della somministrazione Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp, ha subito una battuta d’arresto inaspettata lo scorso 26 giugno, quando a fronte di una trattativa aperta a diverse soluzioni, l’azienda ha compiuto un' inversione di rotta chiudendo alla proroga delle missioni che giungeranno a termine tra luglio e ottobre prossimo. 

Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e Uiltemp-Uil hanno indetto - sottolinea Scarfò - lo stato di agitazione sul territorio nazionale indicendo una serie di assemblee per fare il punto della situazione e denunciare lo scivolamento della condizione lavorativa verso un turn-over selvaggio e una precarietà immotivata, che mortifica le competenze e la professionalità acquisita nel tempo sul campo. Sacrifici che questa particolare categoria di lavoratori ha sopportato nel pieno dell’emergenza da Covid-19, che ha segnato un picco dei volumi movimentati da un’Italia pressoché bloccata e che si è affidata alla logistica, e quindi agli addetti al trasporto di merci e beni, per mantenere i collegamenti e gli approvvigionamenti.

Questo - conclude Achille Scarfò - è solo il primo passo per una mobilitazione ancora più incisiva se, nell’ambito dell’intera vertenza nazionale, non vi sarà una riapertura della trattativa con Poste Italiane, che porti ad una soluzione positiva per i 250 lavoratori."

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