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Cronaca Centro / Via Marina

Movida fracassona, "chioschi senza regole": il grido di allarme di Confcommercio

Verrà chiesto al prefetto un intervento urgente interforze per ordine e sicurezza pubblica, così da porre fine ad una situazione che già a inizio stagione si sta rilevando pericolosa

Troppe lamentele e stress alle stelle per la movida reggina che quest'anno più delle altre edizioni si è trasformata. Vita notturna difficile sia a chi ha voglia di sano e puro divertimento che a quanti da casa, sino a notte tarda, dopo una giornata di fatica e sudore, si ritrovano a fare i conti con le sprezzanti e altissime onde sonore che invadono senza ritegno alcuno la libertà degli altri.

È Confcommercio - Fipe a denunciare gli eccessi della movida fracassona e deregolamentata che, in maniera assai evidente, invade la via Marina bassa di Reggio Calabria. "E non parliamo deli lidi- spiegano dall'assocazione di categoria - le cui strutture sono regolarmente autorizzate ad effettuare anche intrattenimenti danzanti. Ci riferiamo ad alcuni chioschi che, nati per attività artigianali, sono stati trasformati in attività di somministrazione di alimenti e bevande ed in spregio di qualsiasi regola e regolamento svolgono la loro attività di movida selvaggia rendendo di fatto impossibile una passeggiata a mare per famiglie e turisti".

D’intesa con l’assessore alla polizia municipale Antonino Zimbalatti con il quale è stata avviata dal direttore Marisa Lanucara una attiva interlocuzione, "si chiederà al prefetto l’intervento urgente interforze per ordine e sicurezza pubblica, così da porre fine ad una situazione che già ad inizio stagione si sta rilevando pericolosa. Lungo una meravigliosa via Marina, dall’immenso valore ambientale che dovrebbe rappresentare, col potenziamento dei servizi e delle attività, un volano per la creazione di un circuito virtuoso del turismo in città solo gli stabilimenti balneari, autorizzati all’intrattenimento - lidi per intenderci - soggetti a severissime regole, prescrizioni, controlli, divieti, rappresentano l’unico baluardo al turismo maleducato che, fuori da queste “oasi”, in prossimità dei chioschi, invade l’intero lungomare".

Tra sedie e tavolini posizionate alla rinfusa sulla sede stradale, musica ad altissimo volume, bivacchi, centinaia di giovani su di giri per l’euforia della festa e per gli eccessi dell’alcol, per una famiglia o per un gruppo di turisti, dopo il tramonto e sino a notte alta è impossibile anche solo immaginare di fare una semplice passeggiata che diventa un vero e proprio percorso ad ostacoli.

"Sia chiaro -afferma Confcommerio Fipe - i giovani e la movida sono i benvenuti sulla via Marina e saremo sempre favorevole ad iniziative utili ad incentivare il turismo ponendosi sempre al fianco degli operatori commerciali. Turismo sì, ma un turismo gentile, rispettoso, agiato, a dimensione famiglie, non un turismo selvaggio fatto di eccessi. È indispensabile che tutte le attività vengano svolte nel pieno rispetto della legalità e che le regole utili a garantire che la via marina non venga oltraggiata e abusata dalla sballo dell’ebrezza e dal facile guadagno siano fatte rispettare a tutti gli operatori che insistono sul lungomare, non solo ai Lidi o ai gazebo della via marina alta".

"Non è legittimo- conclude Confcommercio Fipe - né auspicabile vedere la via Marina bassa trasformata in una diffusa discoteca all’aperto, in un rumoroso villaggio turistico, in un parco divertimenti per giovani troppo esuberanti, dediti all’abuso di sostanze alcoliche per colpa di chi spera con attività non autorizzate di incrementare i propri guadagni in barba all’intera comunità cittadina".

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