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Commissione controllo e garanzia

Vicenda Castore, Marcianò: "Un libro dei sogni dal contenuto inaccessibile"

La rappresentante comunale di Impegno e Identità: "Se non si arriva a garantire la retribuzione a fine mese, pare evidente che non si riesca neppure a prospettare una “stabilizzazione”"

In commissione Controllo e Garanzia, presieduta dal consigliere Ripepi, si è parlato della società Castore, in presenza di un componente del consiglio di amministrazione e del direttore tecnico. Odio infierire sulle inefficienze della mia città, dei suoi servizi e soprattutto su vicende che segnano il destino dei lavoratori e delle loro famiglie. Ho ritenuto di partecipare all’incontro con una copia del “Contratto di Servizio per la gestione dei servizi pubblici sottoscritto da Castore SPL s.r.l e Comune di Reggio Calabria”. Lo scenario, a mio avviso, che è emerso non è degno di essere commentato".

Marciano Angela-13E' quanto afferma Angela Marcianò, consigliere comunale e presidente di Impegno e identità che rincara: "Tanti buoni propositi a parole, ma, carte alla mano, sono i numeri a darci delle risposte inequivocabili. Faccio solo degli esempi:

All’art. 15 del contratto troviamo i “corrispettivi” annui dovuti per una serie di servizi. Ebbene, nella voce "Reti stradali" sono previsti da contratto 1.620.000,00 (un milioneseicentoventimila,00 euro). Su precisa domanda inerente le somme che sono “effettivamente” disponibili ci rispondono, che in realtà per il servizio ci sono solo 200 mila euro! Le discrasie sulle altre voci ( cimiteri , pubblica illuminazione, parchi, giardini, scuole ecc) sono ancora più imbarazzanti.

Addirittura - continua Marcianò - taluni servizi rientranti tra le competenze di Castore, come la gestione del tapis roulant, non sono “mai” state affidate alla stessa società, che dovrebbe espletarle per contratto. Sul fronte del personale la situazione è ancora più deprimente. Ci sono 157 lavoratori, di cui 63 a termine e 26 con contratto in scadenza a marzo 2023. Appurati i numeri, ci preoccupiamo, a questo punto, come consiglieri di minoranza di
capire se è prevista qualche garanzia per il mantenimento in servizio di questi dipendenti.

La risposta è che ad oggi manca un fondo strutturale ordinario che consenta la conversione dei rapporti da tempo determinato a tempo indeterminato. D’altra parte, se non si arriva a garantire la retribuzione a fine mese, pare evidente che non si riesca neppure a prospettare una “stabilizzazione”".

Secondo Angela Marcianò "per essere chiari ci troviamo di fronte ad un libro dei sogni, insostenibile sul piano dei servizi e non strutturato sul fronte della gestione del personale. Come minoranza (e opposizione costruttiva) vigileremo su ogni singolo provvedimento e proporremo ogni sorta di correttivo utile per garantire la conservazione dei posti di lavoro ed una dignitosa fruizione dei servizi pubblici essenziali".
 

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