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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Villa San Giovanni / Viale Rocco Larussa

Villa San Giovanni, rapina da 290mila euro alla banca Bper: arrestato 45enne

La meticolosa analisi dei filmati di videosorveglianza hanno permesso ai carabinieri di restringere il numero dei sospettati fino all’individuazione di uno dei due complici

I carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni, a parziale conclusione di un’attività di indagine delegata della Procura della Repubblica reggina, diretta dal Giovanni Bombardieri, hanno tratto in arresto Cosmo Alvaro, 45 anni, originario di Sinopoli, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, accusato di rapina aggravata in concorso, ricettazione aggravata in concorso e porto ingiustificato di armi aggravato e in concorso.

Le indagini, condotte dai carabinieri di Villa San Giovanni e coordinate dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Alessandro Moffa, sono state avviate nell'immediato dopo la rapina a mano armata, avvenuta nella mattinata del 29 maggio 2019, ai danni della banca Bper di Villa San Giovanni, ubicata sul viale R. Larussa n. 113. Due individui, armati di taglierino, avevano fatto irruzione all’interno dell’istituto di credito e, dopo aver minacciato, armi in pugno, il direttore e alcuni dipendenti, si erano impossessati di quasi 290mila euro (una piccola parte dei quali in valuta estera), per poi allontanarsi a bordo di un ciclomotore.

Le attività investigative

Alle ore 08:35 i due malfattori sono entrati all’interno dell’istituto di credito: in particolare, accedeva per primo un uomo a volto scoperto (poi identificato in Cosmo Alvaro) e poi, a circa un minuto di distanza, un altro soggetto di sesso maschile, con il volto parzialmente travisato da un cappellino con visiera. Entrambi i malviventi hanno estratto due taglierini e, dopo averli puntati contro i dipendenti e aver minacciato la cassiera, hanno ingaggiato il direttore, per conoscere l’ubicazione del caveau principale, e il vicedirettore, puntando a quest’ultimo l’arma sul fianco e costringendolo a portarli verso la cassaforte principale. I due si sono impossessati, quindi, dell’intera somma contante, per poi fuggire col bottino a bordo di ciclomotore, con targa posticcia e telaio punzonato, rinvenuto dai carabinieri pochi minuti dopo in una via pubblica poco distante dalla banca e sottoposto a sequestro per i successivi rilievi tecnici.

L'utilizzo delle telecamere 

La meticolosa analisi dei filmati di videosorveglianza, sia dell’istituto di credito, sia di alcuni esercizi commerciali ed abitazioni private poco distanti da quest’ultimo, e gli esiti di una veloce ed esaustiva indagine tecnica hanno permesso ai carabinieri di restringere il numero dei sospettati fino all’individuazione di uno dei due complici. In seguito ad una perquisizione domiciliare è stata rinvenuta, e sottoposta a sequestro, la somma di mille euro, ritenuta parte del provento della rapina. Al termine delle formalità obbligatorie, Alvaro è stato tradotto presso il carcere “G. Panzera” di Reggio Calabria.

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