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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Villa San Giovanni

Sequestrate oltre 2 tonnellate di "nannata" in viaggio verso la Sicilia

I militari della Guardia costiera di Reggio Calabria e Villa San Giovanni hanno intercettato nel porto di Villa San Giovanni, all'interno di due auto e un furgone, 365 cassette di novellame di sarda

Maxi sequestro di "nannata" nel porto di Villa San Giovanni. Il prodotto ittico è stato intercettato dagli uomini della Guardia costiera che, nel condurre un'operazione di polizia marittima, si pongono come mission quella di arginare il fenomeno distruttivo della pesca del novellame di sarda e bloccare la successiva commercializzazione. La scorsa notte i militari di Reggio Calabria e Villa San Giovanni hanno individuato l'ingente carico, opportunamente occultato all’interno di tre autovetture ed un furgone, pronti ad imbarcarsi per la Sicilia.

I fatti

"Alle ore 1.20 circa, poco prima della partenza della nave per l'Isola, - fanno sapere dalla Guardia costiera - giungevano nei pressi dell’imbarco tre autovetture ed un furgone isotermico che, con fare sospetto, si apprestavano a salire a bordo. I militari, insospettiti dagli atteggiamenti di nervosismo mostrati dai conducenti, hanno prontamente fermato gli automezzi al fine di effettuare un’ispezione al carico e constatata la presenza del "bianchetto" all’interno di contenitori in polistirolo, hanno richiesto il supporto di due pattuglie, una della compagnia carabinieri ed una del commissariato di polizia entrambi di Villa S. Giovanni per collaborare alla "scorta" degli automezzi presso l’ufficio locale marittimo villese".

All'interno delle autovetture controllate, apparentemente "normali", la presenza di 365 cassette di novellame di sarda, "specie la cui cattura - continuano i militari - è vietata dalla normativa nazionale e comunitaria e pronte per essere immesse nel mercato clandestino siciliano. Agli autisti dei mezzi, è stato sequestrato l’intero carico di pesce e contestualmente elevate sanzioni amministrative per la quale è previsto, proprio in ragione alla quantità rinvenuta, un ammontare di 100 mila euro".

Dopo la certificazione del dirigente medico veterinario competente del servizio veterinario della locale Asp 5, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano, tutto il prodotto è stato donato in beneficenza agli istituti caritatevoli locali per il successivo consumo presso le mense degli stessi, trasformando, così, "una condotta non conforme alle vigenti disposizioni normative, in un gesto a favore dei soggetti più bisognosi".

Dal controllo effettuato dal personale della polizia è emerso anche che uno dei conducenti non era in possesso di regolare patente di guida. Pertanto l’automezzo è stato sottoposto a fermo ed al conducente è stata contestata la relativa sanzione amministrativa. "L’attività repressiva - fanno sapere dalla Guardia costiera di Reggio Calabria - continuerà con il monitoraggio di tutte le fasi della filiera della pesca, dalla cattura del prodotto con l’ausilio dei mezzi navali ed aerei, fino ad arrivare al trasporto e la commercializzazione del prodotto ittico".

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