Virus sinciziale tre casi al Gom, Mondello: "E' arrivato in anticipo"
Parla la dirigente della Terapia intensiva neonatale del Grande ospedale metropolitano che spiega cosa è e come prevenire la malattia
Cresce l'allarme per il virus sinciziale. In queste ore, in molte città, italiane, i reparti pedriatrici e le terapie intensive degli ospedali sono piene di bambini piccolissimi con bronchioliti e polmoniti causate dal virus.
Un virus respiratorio che è diventato “familiare” ai più anche perché il primo a parlarne sui social è stato il rapper Fedez che ha avuto la piccola Vittoria, 7 mesi, ricoverata in ospedale con la sua mamma Chiara Ferragni.
Un virus che è noto ai medici e che ha fatto la sua comparsa anche a Reggio dove già si sono registrati tre casi, l'ultimo proprio in queste ore. Per capire meglio cosa è questo virus e cosa fare, ReggioToday ne ha parlato con la dottoressa Isabella Mondello, (nella foto video pagina Facebook), che dirige la Terapia intensiva neonatale al Grande ospedale metropolitano.
"Abbiamo documentato un'infezione da virus sinciziale respiratoria precoce rispetto agli altri anni, - spiega Mondello - perché solitamente da noi il virus si presenta a novembre, quest'anno l'abbiamo avuto in anticipo, probabilmente perché le temperature sono state più basse rispetto alla media stagionale e il freddo è arrivato prima. C'è da dire che da noi al Sud, infatti, negli anni passati il virus non si è mai manifestato ad ottobre e soprattutto poi abbiamo avuto la massima incidenza a marzo e aprile.”.
“Abbiamo avuto, fino ad ora, tre bambini ricoverati: l'ultimo è arrivato proprio in queste ore. Sono tutti piccolissimi e non è stato necessario intubarli. Uno, dei tre, è già andato a casa. Più piccoli sono, - specifica la dottoressa – più i rischi sono alti”.
“C'è da dire – aggiunge – che lo scorso anno il virus sembrava sparito, sicuramente per le restrizioni del Covid e per le precauzioni che tutti dovevamo prendere, abbiamo avuto giusto qualche caso ma adesso, così come per l'influenza, si prevede un aumento dei casi ".
“Il virus si trasmette per le vie aeree e quindi è facile il contagio, soprattutto, tra bambini piccoli. Bisogna fare molta prevenzione e seguire le norme che sono già note per evitare il contagio del Covid. Questo virus che resiste a lungo sulle superfici ma è termolabile per i bambini sopra i due anni e per gli adulti non è letale e si gestisce come una normale influenza”.
I sintomi e le cure
La malattia si manifesta spesso in queste forme: naso che cola, faringiti, febbre, tosse e respiro sibilante e se l'infezione è grave, può portare a distress respiratorio. Contro il virus respiratorio sinciziale non esiste vaccino. Di recente, però, Pfizer ha annunciato attraverso di avere in corso uno studio in fase 3.
“Non abbiamo un vaccino – spiega la dottoressa Isabella Mondello – ma per i casi particolari, come i neonati pretermine di bassa età gestionale o per quelli che hanno problemi cardiaci si possono somministrare gli anticorpi. Esistono dei protocolli e noi li rispettiamo. Ogni caso ha una sua valutazione e noi interveniamo per guarire i neonati e salvarli”.