rotate-mobile
Cronaca Centro

Waterfront: "Non una semplice opera ma una nuova alba sulla città"

I rappresentanti dei gruppi Sintesi, Svolta, Reset, Primavera Democratica e Innamorarsi di Reggio scrivono in una nota l'importanza del Waterfront come opera pubblica per una nuova alba

"L’inaugurazione del Waterfront rappresenta un momento storico per la nostra città che, finalmente, si riappropria del rapporto col proprio mare». I gruppi consiliari dei movimenti civici di Sintesi, Svolta, Reset, Primavera Democratica e Innamorarsi di Reggio, in una nota stampa, tornano a parlare dell’opera che «restituisce decoro, dignità e bellezza ad una parte del territorio fino ad a ieri posta ai margini e relegata al degrado".

Ma, secondo gli esponenti della maggioranza comunale vi è di più: «Il Waterfront rappresenta la rinnovata credibilità che l’Ente è riuscito a riconquistare dopo gli anni bui dello scioglimento per mafia. Testimonia, infatti, la capacità di saper programmare e spendere, facendo leva su contributi esterni al bilancio ordinario e che, di fatto, inseriscono Reggio fra le migliori città in quanto a rendicontazione delle risorse europee".

Un aspetto politico che, dunque, dimostra «la capacità di un’amministrazione e del suo sindaco, Giuseppe Falcomatà, di offrire una visione per l’intero comprensorio e di proiettare la città verso un futuro che ha basi solide, forti e concrete».

Prende forma, insomma, «la città dei nostri figli, delle generazioni che vivranno il porto non più soltanto come un luogo deputato agli spostamenti verso la Sicilia, ma come l’approdo verso un mondo sconfinato di bellezza e novità». A partire dal “Museo del Mare” «inserito, grazie alla caparbietà del primo cittadino, fra i 12 progetti ritenuti strategici dal Governo per ripartire dopo lo shock pandemico".

"Proprio la riacquisizione di credibilità e serietà istituzionale della classe dirigente – affermano i consiglieri comunali – ha consentito ai reggini di poter contare su un ulteriore finanziamento da 53 milioni che darà vita al fantastico progetto dell’archistar Zaha Hadid, rendendo lo Stretto un luogo ancora più unico e suggestivo, incastonato all’ingresso della città che conduce al rione Candeloro, sul quale si concentra l’attenzione di un altro importante processo di rinnovamento capace di unire il fascino della modernità alla sacralità della tradizione".

"Intanto – concludono i rappresentanti delle civiche – il Waterfront diventa uno spazio inedito per i cittadini dove poter trascorre del tempo libero, organizzare ed assistere ad iniziative culturali e artistiche oppure svolgere attività sportiva 365 giorni l’anno. Il Waterfront, insomma, è l’inizio di un percorso emozionale che, senza barriere, una volta finito il ponte di collegamento sul Calopinace, condurrà fino al Parco Lineare Sud, un altro luogo dell’anima recuperato e riconsegnato ai reggini. L’infrastruttura inaugurata nei giorni scorsi, quindi, non è soltanto una semplice opera pubblica. È un nuovo inizio, un’alba sull’esistenza dei reggini, un altro passo del magnifico cammino che, giorno dopo giorno, segna il corso della storia".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Waterfront: "Non una semplice opera ma una nuova alba sulla città"

ReggioToday è in caricamento