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Cronaca

Welfare di comunità, incontro per un futuro amico delle persone con demenza

Convegno promosso da FederSanità Anci con il contributo di Caffè Alzheimer Calabria e Associazione per la ricerca Neurogenetica

Si è tenuto a Palazzo Alvaro il seminario "Welfare di comunità: immaginare un futuro amico delle persone con demenza e delle loro famiglie", organizzato, presso la sala Perri da FederSanità Anci con il contributo di Caffè Alzheimer Calabria e Associazione per la ricerca Neurogenetica.

All’iniziativa, moderata dal presidente FederSanità Anci Calabria, Giuseppe Varacalli, oltre ad esperti, studiosi e luminari della materia, hanno preso parte la consigliera regionale e scienziata, Amalia Cecilia Bruni, Vittoria Vardè e Valentina Laganà per il Caffè Alzheimer ed il presidente del consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso.

Riflettendo proprio sul tema dell’evento, il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha parlato di "questione focale che, probabilmente, viene troppo spesso sottaciuta e che, più in generale, rientra in un problema complessivo del sistema sanitario calabrese".

"A giugno – ha ricordato ringraziando il consigliere Mantegna ed il settore Politiche sociali dell’Ente – in Città Metropolitana abbiamo votato un protocollo che possa aiutare le associazioni impegnate sul territorio e che, tantissimo, si spendono sul delicato mondo delle demenze. Tutto questo, deve impegnare la politica a lavorare, da subito, con una prospettiva precisa.

Dai dati Istat, infatti, emerge come, nel 2050, in Italia aumenterà esponenzialmente la popolazione degli over 85. Stiamo, dunque, consegnando una generazione futura che avrà bisogno di una forte assistenza e dobbiamo essere preparati ad affrontare l’impatto di un problema che sarà serio. Se pensiamo, poi, che nel 2035, su scala nazionale, avremo circa 300 mila mamme in meno, capiamo bene che non c’è più tempo da perdere".

Indispensabile, in questo senso, per l’inquilino di Palazzo Alvaro diventa "la collaborazione fra sanità pubblica e privata". Infine, Versace ha chiesto alla Regione di "non perdere l’opportunità offerta dai fondi del Pnrr. A tale scopo – ha concluso – servono professionalità e competenze in grado di indirizzare le istituzioni a spendere le risorse in maniera mirata e funzionale ai bisogni presenti e futuri delle comunità. Secondo il consigliere metropolitano delegato, Domenico Mantegna, la politica e le istituzioni «devono impegnarsi a costruire un welfare culturale".

"Noi – ha detto - stiamo cercando di andare incontro alle esigenze del territorio su una tematica fragilissima che si scontra con realtà difficili e rimaste indietro rispetto a tante altre. Come settore stiamo cercando, pur nelle ristrettezze dei nostri bilanci, di dare delle risposte chiare e precise.

Per primi, in Calabria, abbiamo fatto il bando sull’autismo, successivamente replicato dalla Regione. A giugno, abbiamo istituito la Consulta metropolitana per la tutela della salute mentale, delle demenze, della disabilità e delle fragilità in genere, una realtà inclusiva, aperta e che coinvolgerà tutte le realtà associative che possono contribuire con idee, proposte e progetti ad alleviare o risolvere problemi di una complessità estrema".

Ed ancora: "Abbiamo inviato, ai 97 Comuni metropolitani, dei questionari, elaborati in collaborazione con gli assistenti sociali delle Ato, per raccogliere i fabbisogni degli over 65 e cercare di capire le difficoltà di questa fascia di popolazione così da fornire riscontri esatti agli anziani che vivono soli o in famiglia".

«L’auspicio – ha concluso Mantegna - è di poter finalmente realizzare un welfare di comunità e, per farlo, serve una condivisione di idee e di coprogettazione che coniughi gli interessi pubblici e del privato sociale per migliorare i servizi di prossimità e contrastare la povertà e l’isolamento».

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