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Economia

Riparti Calabria, Confartigianato: "Tante piccole imprese escluse dal bando regionale"

La denuncia arriva dall'associazione di categoria reggina che evidenzia "alcune ingiustizie oltre le ataviche incombenze burocratiche che schiacciano le imprese"

"E’ stato pubblicato il bando Riparti Calabria che prevede un contributo "una tantum" di 2000 euro per le piccole imprese. Siamo obbligati a prendere atto di quanto deciso dalla Regione; qualcosa è meglio di niente".

Lo afferma in una nota Confartigianato Reggio Calabria che evidenzia "oltre alle ataviche incombenze burocratiche che schiacciano le imprese alcune ingiustizie che emergono dal bando. Prima tra tutte, l’esclusione dal beneficio di tanti numeri Ateco e quindi di imprese.

Sono ammesse al finanziamento solo le attività formalmente chiuse dai decreti di marzo. Il resto, tutto escluso. Escluso ad esempio, il comparto autoriparazione, settore formalmente aperto perché ritenuto essenziale ma chiuso di fatto. I cittadini certamente nel mese di marzo ed aprile non avevano l’assillo di lavare la macchina, di sistemarla, di fare il tagliando, di cambiare le gomme di effettuare la revisione peraltro prorogata dai provvedimenti governativi.

Eliminati fotografi e lavanderie attività che non avevano file dietro la porta in quei momenti drammatici. Potremmo continuare con tanti altri esempi. Il punto vero che non si è capito il dramma economico vissuto nei mesi scorsi". 

"La vita sociale - spiegano ancora dall'associazione di categoria - si è bloccata e quindi si è spenta l’attività economica tutta, a prescindere dagli atti formali e tutto il sistema economico che vive in sinergia si è accasciato ed è diventato prigioniero del virus ed ancora oggi è ostaggio di ansie e paure che nemmeno le istituzioni aiutano a debellare. Certo duemila euro non cambieranno la vita ma erano un segnale di condivisione dei problemi quotidiani che hanno vissuto le imprese e che purtroppo continueranno a vivere.

Altro punto ingiusto, la modalità di accesso: chi arriva primo piglia i soldi il resto poi vediamo. Sappiamo tutti, quindi che tutto si giocherà nello spazio di un secondo". Siamo sicuri, si chiede Confartigianato "che l’intera Calabria è collegata con stessa velocità alla rete? Noi abbiamo dubbi.

Forse la parità di condizione non sarà rispettata. Come associazione di categoria stiamo informando le imprese, ma contemporaneamente, abbiamo il dovere di evidenziare le nostre perplessità. Gli aiuti, anche quelli regionali dovevano essere già nelle casse delle aziende, speriamo almeno che per chi secondo la regione ha diritto arrivino entro fine giugno".

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