rotate-mobile
Economia

Economia e coronavirus, la Federcomated apre al confronto per superare la crisi

Raffaele Carmelo Passarini, rappresentante provinciale dei rivenditori di materiali edili, chiede alle istituzioni locali di avviare la discussione per individuare le azioni più corrette per aiutare il settore ad uscire indenne dallo stallo delle attività

I rivenditori di materiali edili aprono al confronto con le istituzioni pubbliche di Reggio Calabria e lo fanno per aiutare il settore a superare, senza grossi problemi, i riflessi che l’epidemia da coronavirus lascerà sull’economia provinciale. E’ questa la convinzione resa pubblica da Raffaele Carmelo Passarini, coordinatore provinciale della Federazione commercianti materiali edili (Federcomated) di Reggio Calabria.

Aziende che rappresentano l'1% del Pil

“Noi rivenditori di materiali edili della provincia di Reggio Calabria - scrive Passarini - facciamo parte di quella moltitudine di circa 8000 rivenditori di tutta Italia, presenti in modo capillare sul territorio nazionale, che rappresentiamo con circa 18 miliardi di euro di fatturato annuo: l’1% del Prodotto interno lordo nazionale. Il nostro comparto, a ragione, viene definito come locomotiva dell’economia, e fa da collante tra produttori, imprese di costruzioni e progettisti”.

Il comparto e il coronavirus

Il comparto ha affrontato l’esplosione dell’epidemia in maniera attenta e le imprese reggine hanno scelto di chiudere per evitare il dilagare dei contagi. “In modo maturo, durante le ultime settimane - prosegue - abbiamo deciso di chiudere totalmente e/o parzialmente le nostre attività con senso di responsabilità ed osservando tutte le nuove normative riguardanti la prevenzione da contagio covid-19 sui posti di lavoro. Al contempo abbiamo ritenuto doveroso mantenere attivi tutti i servizi essenziali e garantire le forniture per tutte le emergenze e per  quei settori ad oggi considerati strategici”.

Gli impegni della Federcomated

Il coordinatore provinciale della Federcomated, poi, ricorda i numeri del settore e gli mpegni che gli associati si sono assunti per non fermare la “locomotiva”: “Ad oggi sul territorio provinciale siamo presenti con oltre 60 operatori del settore della distribuzione edile, per anni abbiamo avuto l’onere di supportare un’economia considerata da molti difficile e, per molto tempo, abbiamo aiutato e sostenuto la crescita del settore, attendendo fiduciosi, forse troppo fiduciosi, il riscontro degli enti pubblici e delle imprese private”. 

L'apertura al confronto

“Oggi - conclude Passarini - è arrivato il momento di continuare a dare il nostro contributo alla comunità ed al tessuto economico provinciale, per questo diamo la nostra più ampia disponibilità a confrontarci, costruttivamente, con le istituzioni provinciali e comunali, e con tutti gli altri attori del panorama economico e finanziario provinciale, su tutto ciò che serve per facilitare la ripartenza dell’economia locale, in un futuro che sarà segnato dalla ferita aperta sul territorio dalla crisi economica e sociale che l’emergenza coronavirus finirà per lasciare”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Economia e coronavirus, la Federcomated apre al confronto per superare la crisi

ReggioToday è in caricamento