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Economia

Lo stabilimento Hitachi riparte a ranghi ridotti, più sicurezza per i lavoratori impiegati

La decisione non ha convinto le Rappresentanze sindacali unitarie che hanno chiesto maggiore attenzione per le maestranze e controlli sanitari approfonditi anti Coronavirus

L'Hitachi ha deciso di rimettere in moto lo stabilimento industriale di Reggio Calabria. Anche se a ranghi ridotti per l’emergenza Coronavirus. Già oggi ritorneranno in fabbrica 31 impiegati. I primi operai, per l’esattezza 61 maestranze, varcheranno i cancelli di Torre Lupo da lunedì prossimo, insieme a circa venti unità legate alla logistica ed alle ditte dell’incentrato. In attesa di programmare una ripartenza completa dal prossimo quattro di maggio.

Decisione valutata dai sindacati

La decisione del management aziendale del colosso giapponese è stata annunciata ai rappresentanti sindacali di categoria, martedì scorso, durante una riunione in video conferenza.  L’azienda ha comunicato ai sindacati la volontà di ripartire per completare la produzione, ormai ferma da oltre un mese, dei treni prossimi all’uscita dallo stabilimento. 

Scelta non condivisa dalle Rsu

La decisione dell’azienda, consentita dal decreto del governo, non è stata condivisa dalle Rsu delle Hitachi che, preso atto della volontà aziendale e dell’assunzione di responsabilità da parte della direzione aziendale, ha attivato l’azione di controllo sull’applicazione del protocollo per la sicurezza sui luoghi di lavoro sottoscritto lo scorso 14 marzo.

Le richieste dei sindacati

Le rappresentanze sindacali e quelle per la sicurezza hanno ottenuto dall’azienda: la donsegna giornaliera di 2 mascherine ed un paio di guanti monouso giornalieri a tutti i dipendenti; l’installazione di 30 dispenser di gel igienizzante, oltre, non appena ultimato il processo di approvvigionato, la distribuzione di singoli flaconcini a dipendente.

Per i lavoratori dispositivi di sicurezza

E ancora: ochiali protettivi con consegna mensile per tutti i dipendenti; tute di carta monouso con consegna giornaliera per il personale legato alla produzione diretta. L’Hitachi, poi, sta completando il noleggio di 7 bagni chimici da ripartire nei reparti di lavoro al fine di potenziare i servizi esistenti e di dodici postazioni di lavoro per impiegati da sistemare nelle aree uffici palazzina, non nominative per consentirne l’utilizzo a chi ne abbia necessità e, infine, provvederà all’affissione della certificazione relativamente all’operazione di sanificazione che sarà affissa in bacheca adiacente portineria, ivi compreso tutta la certificazione dei prodotti utilizzati.

Verrà rilevata la temperatura corporea

Nel rispetto del protocollo di sicurezza, ancora, si procederà alla rilevazione della temperatura al personale in ingresso, mediante utilizzo di termometri a infrarossi, in dotazione allo stabilimento, nel rispetto delle esigenze della sicurezza del personale addetto e della Privacy, inoltre l’azienda sta approvvigionando dei Thermal scanner.

Orari di ingresso differenziati

L’orario d’ingresso di tutto il personale che opererà tra il 16 ed il 30 aprile rispetterà un unico turno con ingressi cadenzati, una parte con ingresso alle ore 6:00 e la rimanenza alle ore 6:30. Saranno garantiti i ticket restaurant per via della mancata mensa con uscita dopo le 8 ore lavorative.

A chi non rientra al lavoro Cig garantita

A tutto il personale non impegnato in attività lavorative è stata garantito: la copertura della Cassa integrazione all’80% della retribuzione lorda per questa settimana ed al 70% per le prossime due; lo smart working per il personale impiegatizio, con smaltimento di numero 10 giornate di ferie da programmare entro fine giugno e il pagamento a pieno titolo delle giornate festive.

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