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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Draghi, Giovani Unindustria Calabria: "Governo guardi al Mezzogiorno e ai giovani"

L'appello dei rappresentanti del movimento giovanile degli industriali della Calabria: "Sarà fondamentale puntare sul Sud, perché se riparte quest’area del Paese, riparte l’Italia e non è solo uno slogan"

“Il presidente Mario Draghi, in questo momento storico, è la più autorevole tra le personalità italiane nel mondo. Ed è un bene per l’Italia che, seppur nella complessità delle dinamiche politiche, la sua guida salda e lungimirante possa aiutare il Paese a uscire dal pantano di questa crisi sanitaria ed economica senza precedenti”.

Barreca Umberto-3Lo affermano, in una nota congiunta, il presidente dei Giovani imprenditori di Unindustria Calabria, Umberto Barreca, (nella foto), e i presidenti delle cinque territoriali: Antonia Abramo (Catanzaro), Roberto Rugna (Cosenza), Vincenzo Squillacioti (Crotone), Giuseppe Pizzichemi (Reggio Calabria) e Fortunato Rizzo (Vibo Valentia).

I rappresentanti del movimento giovanile degli industriali calabresi riprendono così l’accorato appello già lanciato dal presidente di Unindustria regionale, Aldo Ferrara, unendosi alla posizione espressa dai direttivi dei giovani di altre regioni italiane. Il comunicato prosegue: “Ci aspettiamo da Draghi, figura che incarna la competenza e il merito come forse nessun altro oggi in Italia, e dalla squadra di governo che ha scelto una particolare attenzione al Mezzogiorno e alle nuove generazioni.

La sua sensibilità sul tema della scuola ci ha rinfrancati: è infatti sulla formazione, sull’educazione, sulla creazione della futura classe dirigente che si gioca una partita fondamentale per l’avvenire. E in questo sarà fondamentale puntare sul Sud, perché se riparte quest’area del Paese, riparte l’Italia e non è solo uno slogan.

Per noi giovani imprenditori calabresi, che facciamo nostra la posizione espressa dal presidente Ferrara, è davvero importante che il nuovo governo si attivi per la definizione di un percorso finalizzato alla crescita del Meridione, a cominciare dagli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali. Ma occorre anche uno sforzo ulteriore per la sburocratizzazione della pubblica amministrazione. E ciò sarà realizzabile attraverso l’adozionedi procedure più semplici, l’assunzione di nuovo personale e la concreta attuazione della svolta digitale sognata da anni, che può portare a benefici fondamentali in tutti i settori di mercato.

La transizione digitale e verde, infatti, potrebbe sopperire per via telematica alla carenza di infrastrutture materiali che è causa del nostro isolamento. Auspichiamo inoltre l’effettivo avvio delle zone economiche speciali (specie quella che ruota attorno al porto di Gioia Tauro) per favorire l’attrazione di investimenti, nonché la gestione delle misure volte a sostenere lo sviluppo dell’impresa direttamente dalle società e authority di Stato, senza i meccanismi farraginosi che portano i flussi delle risorse dal livello centrale alle Regioni con enormi complessità e ritardi. Il lavoro da fare è tanto - concludono -: il nuovo esecutivo si metta all’opera al più presto”.

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