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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Fase 3 e benefici fiscali per le locazioni commerciali: i chiarimenti dell'Uppi

Cuccio, presidente onorario area metropolitana, rende noto le ipotesi nel settore affitti per arginare gli effetti del Covid. I consigli delle associazioni di categoria

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che che ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019, spetti un credito d’imposta del 60% della pigione di marzo, aprile e maggio 2020 a condizione che abbiano subìto una diminuzione dei ricavi in ciascun mese di marzo, aprile e maggio di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del 2019. Lo rende noto Domenico Cuccio, presidente onorario dell'Uppi area metropolitana di Reggio Calabria.

Le attività alberghiere o agrituristiche possono usufruire del credito a prescindere dai ricavi registrati nei mesi di marzo, aprile, maggio 2019. Devono essere pigioni relative a contratti di locazione e gli immobili, devono essere destinati allo svolgimento di attività industriali, commerciali, artigianali, agricole, di interesse turistico mentre per gli immobili destinati all’esercizio professionale di lavoro autonomo viene riconosciuto il credito al 100% solo se usato per studio professionale, per uso promiscuo solo al 50%.

Per usufruire del credito d’imposta è necessario aver pagato i canoni di locazione di marzo, aprile e maggio 2020. Tuttavia, se non si sono pagati i canoni si può cedere il credito al locatore versando il 40% a saldo. Il locatore, può utilizzare il credito esclusivamente: nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale il credito è stato ceduto, e cioè nel 2021, oppure in compensazione.

Con risoluzione, poi, del 6 giugno 2020 l’Agenzia delle Entrate indica il codice 6920 da utilizzare da parte del conduttore per compensare il credito d’imposta a lui spettante nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa ovvero in compensazione.

Ma come possa il locatore farsi cedere il credito deve essere stabilito dal direttore dell’Agenzia delle Entrate che ancora non lo ha stabilito. "E allora - afferma Cuccio - noi associazioni suggeriamo di farsi versare il 40% delle pigioni di marzo, aprile e maggio 2020 dai propri inquilini unitamente ad una dichiarazione firmata e timbrata dal proprio commercialista che asseveri la corretta sussistenza dei requisiti del giusto credito d’imposta a lui spettante.

Questa dichiarazione controfirmata dall’inquilino sarà consegnata al locatore che la conserverà in attesa delle modalità attuative del direttore dell’Agenzia delle Entrate che consentirà al locatore la compensazione del credito giratogli e rilascerà la quietanza al conduttore".
 

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