Manifestazione di protesta per il "Diritto alla casa", associazioni e movimenti in piazza Italia
Le associazioni ed i movimenti riuniti nell’Osservatorio sul disagio abitativo insieme ad un gruppo di famiglie organizzeranno mercoledì 28 aprile in piazza Italia, a partire dalle ore 9,30, una manifestazione di protesta per il diritto alla casa. Iniziativa aperta a tutta la cittadinanza nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.
"Dopo sei mesi dall’insediamento della seconda Amministrazione Falcomatà - scrive l'organizzazione- la politica comunale degli alloggi popolari continua a non dare nessuna risposta alle famiglie senza casa e con reddito basso.L’Amministrazione continua a scegliere la linea politica degli anni passati, quella di non legalizzare e di non rendere efficiente il settore degli alloggi popolari. Questa scelta politica, ormai da diversi anni, viene pagata con un prezzo elevatissimo dalle famiglie reggine che hanno bisogno di un alloggio popolare, dagli assegnatari costretti a vivere in alloggi fatiscenti nei quali non viene garantita la manutenzione, dagli assegnatari che avrebbero necessità di un cambio alloggio ma viene loro negato e dall’intera collettività per la mancata coesione sociale dovuta alla negazione del diritto alla casa".
"A tutte le famiglie - proseguono gli organizzatori-che da anni subiscono nel silenzio la negazione del diritto alla casa o che l’affrontano solo individualmente e alle famiglie che sopportano questa negazione come collettività chiediamo di unire le loro voci alle nostre per chiedere tutte insieme l’esigibilità piena, entro tempi definiti e certi, di questo diritto fondamentale .E’ necessario che la battaglia per questo diritto sia collettiva per rendere più forti ed efficaci le diverse richieste finalizzate a modificare l’attuale politica dell’Amministrazione".
"Ma deve essere collettiva anche perché l’ alloggio popolare che garantisce il diritto alla casa è un bene comune e per questo necessita di un approccio comune sia da parte dell’ente pubblico che lo dovrebbe gestire per conto della proprietà comunitaria che da parte delle famiglie che lo fruiscono attraverso l’assegnazione con una finalità sempre collettiva e non privatistica.Per questo unire le forze con uno spirito collettivo è necessario e fondamentale per poter determinare il cambiamento che chiediamo", conclude l'organizzazione che vede insieme: Osservatorio sul disagio abitativo; Un Mondo Di Mondi ; Csoa Angelina Cartella; Reggio Non Tace; Ancadic; Società dei Territorialisti/e Onlus;Collettiva AutonoMia.