Hannukkah, la Festa della Luce dalle origini al presente
Promossa dall’Associazione Culturale Anassilaos, nell’ambito degli incontri in programmazione nella Biblioteca “Pietro De Nava” realizzati congiuntamente con il Comune di Reggio Calabria e la stessa Biblioteca, si terra giovedì 2 dicembre alle ore 16,30 nella Sala Giuffrè della Villetta De Nava l’incontro “Hannukkah/La Festa della Luce dalle origini al presente” .
Iniziativa che affronta il tema della festa ebraica che commemora la consacrazione (il termine Hannukkah significa infatti inaugurazione o dedica) di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme che segue la riconquistata libertà del popolo ebraico dai Greci della dinastia dei Seleucidi che avevano tentato di cancellare la pratica della Legge e di ellenizzare gli Ebrei. Tale tentativo provocò la rivolta guidata da Giuda Maccabeo e dai suoi fratelli che riuscirono a sconfiggere i sovrani seleucidi.
E’ evidente che la Festa della Luce ai giorni nostri si riconnette, come del resto il Natale cristiano, a quelle antichissime tradizioni che almeno nel nostro emisfero celebrano il solstizio d’inverno (21 dicembre), il giorno in cui astronomicamente comincia la stagione invernale e la notte (il buio) è la più lunga di tutto l’anno. Un incontro – scrive il Presidente di Anassilaos Stefano Iorfida – che ci consentirà di conoscere l’antichissima festa di una comunità, quella ebraica, che all’incirca dal 1^ secolo a.C. al 25 luglio del 1511, data della espulsione degli Ebrei dal Regno di Napoli voluta da Ferdinando il Cattolico per ragioni forse di carattere più economico che religioso, è stata parte integrante della “Università” reggina. Del profondo rapporto che la nostra Città ebbe con gli Ebrei, al punto che la stessa fondazione di Reggio è stata attribuita addirittura ad Aschenez, figlio di Noé e la città chiamata Aschena da qualche antico storico locale, non resta molto. Una brevissima iscrizione in lingua greco conservata al Museo (oggi riprodotta in una parete dell’Hotel Miramare) e nella toponomastica una “via Giudecca”; molto poco a ricordo di una comunità intraprendente e culturalmente ricca per cui bene ha fatto il prof. Giuseppe Cantarella, Presidente della precedente Commissione Toponomastica, a voler ripristinare l’antico toponimo di via “Scala di Giuda”, attestato in tempi storici e ancora all’indomani del terremoto del 1908, che forse indicava la via che dalla Sinagoga che al tempo si trovava dove oggi è ubicato l’Hotel Miramare e la Chiesa di San Giorgio al Corso, conduceva al quartiere detto Iudayca, distinto dai quartieri abitati dai Cristiani mentre la Sinagoga si trovava nella zona “cristiana”. A parlare della Festa delle Luci interverranno la professoressa Miriam Jaskierowicz Arman e l’ avvocato Giuseppe Mazzetti.