Horcynus Festival, il canto nomade del Glorius 4et al Castello Aragonese
L'Horcynus Festival Reggio Calabria continua a proporre originali contaminazioni. Lo farà anche occasione del prossimo appuntamento in cui il canto nomade è donna. Tutto pronto per il concerto del Glorius 4et, quartetto vocale tutto al femminile composto da Agnese Carrubba (voce/pianoforte/percussioni), Federica D’Andrea (voce), Cecilia Foti (voce), Mariachiara Millimaggi (voce/pianoforte/percussioni).
Le cantanti messinesi si esibiranno domenica 6 settembre, alle ore 21, nella suggestiva cornice della terrazza del Castello Aragonese. L'evento è anche inserito nel cartellone dell'Estate Reggina. Le quattro voci femminili a cappella, con innesti di istruvocal, o accompagnate da pianoforte e percussioni, spazieranno dal Pop, agli Standard Jazz, agli Evergreen e proporranno al pubblico un loro stile unico, attraverso un originale mosaico di sonorità, frutto di un impasto vocale che non copre ma esalta le differenze e del canto in sette lingue, tra le quali anche il dialetto siciliano.
Orgogliosamente siciliane e costantemente ispirare dal fascino della loro terra, nomadi nell'anima, le quattro musiciste, tra loro molto diverse, hanno coltivato una profonda sorellanza nella vita e nell'arte. Cantano insieme da vent'anni. Nel 2012 è nato il progetto del Glorius 4et, contraddistinto dall'amore per la contaminazione. Alle etichette e ai ruoli preferiscono la versatilità e la curiosità così sul palco, ogni volta, mescolano i loro timbri vocali, ne esplorano l'impatto.
Nascono così sonorità assolutamente originali, combinazioni inedite e anche stravaganti. Il loro è un vero e proprio canto nomade. "Non ha bisogno di appartenere ad una religione, la musica, per cantare la grandezza del Creato. La prima forma di comunicazione inventata dall’uomo, la più ancestrale - sottolineano, con riferimento alla musica nomade, i direttori artistici per la Musica di Horcynus Festival, Giacomo Farina e Luigi Polimeni - non necessitava di tecnologia per essere praticata: bastava una pelle tesa, una canna con dei fori, una corda in tensione e il messaggio arrivava e parlava di uomini e donne, delle stagioni della vita, dei sogni di bambini.
Un linguaggio universale non codificato ma intuito da tutti, a testimonianza di una Radice culturale comune che unisce da sempre gli esseri umani, seppur diversi nel colore della pelle, nella lingua e nei costumi, in
un’Unica Razza. Nella consapevolezza profonda della ricchezzadella diversità in cui viviamo, lasciamo che siano la curiosità alchemica di mescolare generi e stili e la commistione di suoni e atmosfere senza genere ad accompagnarci nelle scelte per il nostro Festival e nelle produzioni originali che esso concepisce, come restituzione artistica della ricerca-azione che la Fondazione opera nel territorio”, concludono i direttori artistici per la musica di Horcynus Festival, Giacomo Farina e Luigi Polimeni.
Coriste nel singolo "Arca di Noè" di Alessandro Mannarino, le cantanti del Glorius 4et sono state anche supporters di Paolo Belli &Big Band e di Bridgette Campbell, coriste di Enrico Montesano in “Omaggio a Trovaioli” e di Antonella Ruggiero in occasione del tributo a Domenico Modugno al teatro Vittorio Emanuele di Messina.
"Ogni cantante, come ogni artista, è nomade e girovago; ad ogni cantante spetta il compito di nutrire e salvare lo spirito anche durante i momenti più difficili. Il lockdown, al quale siamo state costrette nei mesi scorsi, è divenuto per noi un'occasione per studiare e sperimentare, stringerci, nonostante le distanze, e respirare insieme, esplorare nuove modalità di fare musica, anche se attraverso lo schermo, e proporre dei viaggi divenuti possibili con la forza dell'incontro solo nella musica. Sono nati così i mini social show che settimanalmente abbiamo proposto, individuando in ogni occasione un paese del mondo differente, alla cui tradizione musicale ispirarci", spiegano Agnese Carrubba e Cecilia Foti.
Ricco sarà, dunque, lo scrigno dal quale attingerà il quartetto vocale femminile siciliano. Unitamente al loro album di cover "Play", pubblicato qualche anno fa con la produzione artistica di Tony Canto, il featuring di Ernesttíco alle percussioni e di Esteban Alvarez, pianista costaricense, il concerto ruoterà proprio attorno alla recente esperienza condotta durante il lockdown, da loro trasformato in un tour mondiale sul web.
Attraverso i mini social show realizzati a distanza, da casa hanno viaggiato - e fatto viaggiare il pubblico -
dall'Italia fino in Messico, Russia, Grecia, Giappone, Francia, con omaggi a canzoni rappresentative dei vari paesi del Mondo e la collaborazione prestigiosa di Paolo Belli, Massimo Moriconi (bassista di Mina), Tony Canto, Faisal Taher e altri artisti di calibro internazionale. In occasione del concerto ci sarà spazio anche per il loro primo inedito "Bauso", attraverso il quale il Glorius 4et approda alla dimensione autoriale.
Il brano è un omaggio alla loro terra, in particolare all'omonimo castello di Villafranca Tirrena, nella provincia regionale di Messina.