Parco Angelina Cartella, la perenne crisi dei rifiuti in città
Sabato 11 luglio dalle ore 18,30 all’Arena del Parco Angelina Cartella, si parlerà di rifiuti. Un problema che non può essere ridotto all’immondizia nelle strade. Si tratta di cicliche crisi dei rifiuti a livello regionale che non hanno mai trovato una soluzione.
"Solo palliativi per “limitare i danni” di crisi cicliche e sostanzialmente mantenere lo status quo- si legge nel comunicato di presentazione-- fatto di appalti ad imprese private per lo smaltimento dei rifiuti e dei reflui. Inutile rammentare che le cronache traboccano di inchieste su irregolarità di varia natura e reati contro l’ambiente che hanno come protagonisti l’imprenditoria dello smaltimento dei rifiuti. In questi giorni il tema sembra tornato ad essere una questione centrale, non che prima non lo fosse, semplicemente non c’era l’immondizia per strada. Del fatto però che ingenti somme di pubblico denaro finissero ad ingrassare una filiera che fa più danni di quanti sulla carta ne dovrebbe evitare, pareva non importasse ad anima viva, l’importante è non avere la monnezza a marcire sotto il sole. Quindi ci si accalca per indignarsi e per pretendere soluzioni, anche se non si sa bene chi sia a doverle fornire; c’è chi si infervora contro le amministrazioni comunali, chi incolpa i cittadini di non essere sufficientemente responsabili, chi invoca l’esercito e chi vorrebbe derogare anche al buonsenso e nascondere l’immondizia nel primo buco disponibile per salvare la stagione turistica".
Interverranno all’incontro:Gennaro Montuoro (ReteAutonomaSibaritide e Pollino per l'Autotutela) e Alberto Ziparo (Società dei Territorialisti/e). Questi i temi nevralgici che si affonteranno: il problema dei rifiuti non può essere ridotto alla sola spazzatura per le strade, quella è la punta dell’iceberg di un sistema che non è sostenibile in chiave economica, tanto meno in chiave ambientale e sanitaria; il problema dei rifiuti è una questione strutturale che non può essere risolta a livello comunale, riguarda come minimo l’intero territorio regionale vista la sua complessità; il discorso sul ciclo dei rifiuti non può limitarsi al conferimento degli scarti domestici, ma deve riguardare la produzione delle merci, la gestione di fine vita dei prodotti, la possibilità o meno di poter riciclare o rigenerare alcuni materiali. Andrebbe trattato come la filiera di un processo produttivo più che come un costo da sostenere e sopportare; la questione dei rifiuti non può continuare ad essere legata al semplice smaltimento (incenerimento e conferimento in discarica), deve essere affrontata con una strategia che faccia dell’immondizia una ricchezza per l’intero territorio, non un momento di capitalizzazione degli utili per pochi e una socializzazione dei danni per tutta la popolazione.