“Piero della Francesca e la pittura italiana della seconda metà del Quattrocento” al MArRC
Vivace e dinamica la partecipazione all’incontro tra l’Associazione Calabria Spagna ed il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino: un viaggio in questi otto anni di attività del MArRC, tra mostre, restauri, incontri e laboratori didattici.
"Tanti gli eventi promossi insieme alla comunità del territorio e a tante associazioni, con le quali abbiamo condiviso un importante percorso di collaborazione. Le ringrazio tutte, poiché hanno permesso al Museo di confermare il suo carattere di luogo dinamico e inclusivo", chiosa il direttore Malacrino.
E tra le attività che continuano a rinsaldare il legame con il territorio, oggi venerdì 10 novembre, alle ore 17, il Museo e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria promuoveranno la conferenza “Piero della Francesca e la pittura italiana della seconda metà del Quattrocento”, tenuta dalla professoressa Francesca Paolino, già Associato di Storia dell’Architettura all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e componente del Comitato Scientifico del CIS.
Sarà il secondo appuntamento del ciclo “I grandi protagonisti dell’arte: architettura, pittura e scultura”. Apriranno l’incontro gli interventi di saluto del direttore Malacrino e di Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS della Calabria.
Piero della Francesca (1415 – 1492) è considerato uno dei maggiori artisti del XV secolo. Studioso di matematica e geometria, seppe utilizzare sapientemente queste discipline nelle sue opere, creando un senso di ordine e armonia. Con la sua tecnica pittorica ha notevolmente influenzato numerosi artisti. L’arte di Piero della Francesca è ammirata per la bellezza e per la profondità spirituale.
Il MArRC e? aperto dal martedì alla domenica (lunedì chiuso), con orario continuato dalle ore 9 alle 20, ultimo ingresso ore 19,30. Fino ai 18 anni l’ingresso e? sempre gratuito; per i giovani dai 18 ai 25 anni il biglietto costa solo 2 euro, maggiorato di 1 euro a favore del patrimonio culturale danneggiato dall’alluvione in Emilia Romagna (art. 14, DL 61/2023 prorogato fino al 15 dicembre).