La principessa Soraya Malek d'Afghanistan incontra gli alunni dell’Istituto Falcomatà-Archi
Continua il lavoro di sensibilizzazione della principessa Soraya Malek d'Afghanistan a sostegno del popolo afgano, stremato da una crisi umanitaria gravissima, da quando il governo di Kabul è in mano ai Taleban. Un lavoro che Soraya Malek, nipote dei "sovrani modernizzatori" che hanno regnato in Afghanistan nei primi del Novecento, porta fin dentro le scuole, per far conoscere il dramma di milioni di persone, alle prese con la fame e i timori di un regime autoritario che non lascia spazio alla libertà personale.
Sarà così anche a Reggio Calabria, dove la principessa Soraya Malek d’Afghanistan, incontrerà sabato 18 dicembre, alle ore 10.30, gli alunni della scuola secondaria di I grado dell'Istituto Comprensivo Falcomatà-Archi nell’ambito di un evento fortemente sostenuto dalla dirigente scolastica Serenella Corrado e che prevederà anche un collegamento live streaming con le classi dei plessi “Pirandello” e “Klearchos” di Reggio Calabria. Ancor una volta l’Istituto diventa protagonista di un evento mirato alla costruzione di un ambiente aperto alla conoscenza e alla diffusione di una cultura dei diritti umani. l’Istituto, infatti, tra i suoi obiettivi, mira a rendere gli alunni consapevoli delle problematiche relative ai diritti umani che riguardano altri paesi, promuovendo iniziative e mettendo in evidenza le occasioni di attivismo.
"Portare la voce dell'Afganistan nelle scuole è certamente il modo migliore per far conoscere ai giovani il difficile momento storico che sta vivendo il paese centro asiatico, soprattutto affrontare temi complessi come la dignità e il rispetto", questo il compito della principessa Soraya Malek, nipote del Re Amanullah e della Regina Soraya, sovrani promotori di importanti riforme quali l'uguaglianza dei sessi, l'introduzione della scuola dell'obbligo, l’abolizione della pena di morte.
La principessa, a Reggio Calabria per un importante serata di beneficenza, che si terrà la sera di sabato 18 dicembre, porta infatti la testimonianza di un paese, dove la sospensione degli aiuti umanitari sta letteralmente portando milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare. Ripercorre quindi la storia dell'Afghanistan, le vicissitudini degli ultimi trent'anni di guerre, occupazioni e violenze, è fondamentale per comprendere anche le responsabilità dell'Occidente nei confronti di un popolo abbandonato al proprio destino. L’incontro con la scuola reggina, organizzato dall’associazione Territorium, sarà pertanto un’occasione per far conoscere più da vicino il paese centro asiatico, nella speranza di tenere accesi i riflettori sull’Afghanistan, soprattutto sul suo popolo.