"Relitto di Anticitera", conversazione con l'archeologo Castrizio
“Il relitto di Anticitera/Nuove ipotesi su una delle più importanti scoperte di archeologia subacquea del Novecento”. Di questo si discuterà durante la conversazione a cura del professor Daniele Castrizio, archeologo e numismatico dell’Università di Messina, in programma lunedì 28 giugno alle ore 18 all’aperto, presso la Fattoria Urbana Via Vallelunga di Catona. L'eveno si inserisce nell’ambito degli incontri promossi congiuntamente dall’ Associazione Culturale Anassilaos e dall’Associazione Culturale “Il Salotto dei Poeti- “La Rosa nel Pozzo” tutti i lunedì del mese fino ad agosto e oltre.
Lo studioso reggino già da tempo ha avviato una serie di studi e ricerche su quell’”evento archeologico” cominciato nell’ottobre del 1900 allorquando un gruppo di pescatori di spugne scoprì casualmente presso l’isola di Anticitera, in Grecia, il relitto di una nave che conteneva numerosi manufatti di bronzo e marmo, anfore e monete. Furono così riportate alla luce numerose statue e frammenti di esse tra le quali – per citare le opere più significative dal punto di vista artistico – una “Testa di Filosofo”, un “Lanciatore di disco” , un “efebo bronzeo”, un Eracle e molti altri manufatti. La nave, al cui interno si trovavano opere d’arte risalenti tra il IV e il I secolo a.C., secondo una prima ipotesi trasportava a Roma, nell’anno 86 a.C., una parte del bottino del generale romano Lucio Cornelio Silla. Ritrovamenti successivi (anfore, stoviglie e monete) risalenti fino al 50 a.C. hanno più tardi indotto a ritenere che la nave oneraria affondata stesse facendo rotta verso Roma forse per arricchire il trionfo di Giulio Cesare. Tra i ritrovamenti più intriganti e misteriosi di quella eccezionale scoperta, paragonabile a quella dei Bronzi di Riace e di Porticello, sul quale lo storico reggino ha dedicato una serie di approfondimenti, è comunque da considerare il cosiddetto “