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Valorizzazione del territorio, ad Agraria si è discusso di sviluppo rurale

I risultati delle attività progettuali potrebbero portare ad un ampliamento delle possibilità di sfruttare le filiere, oggetto delle ricerche, in termini di nuovi prodotti e nuove utilizzazioni agroalimentari

Il dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha ospitato nei giorni scorsi il convegno dal "Cooperazione e sviluppo rurale: l’importanza della ricerca di filiera per la valorizzazione e difesa del territorio".

Nell’incontro sono stati illustrati i risultati di due progetti finanziati dal Psr-Calabria misura 16.2: "Bioformulati a base di microbi Benefici e loro sostanze Naturali per la produzione e la valorizzazione di legumi - Bio-Bean” e “Valorizzazione delle Filiere Olivicole Calabresi mediante nuove tecniche agronomiche e recupero degli scarti – Filo”. I due progetti riguardano la possibilità di creare valore aggiunto dalla filiera dell’olio di oliva e nuovi prodotti a base proteica da quella dei legumi tipici calabresi.  

Dopo i saluti istituzionali del direttore del dipartimento di Agraria, del delegato dell’assessorato agricoltura della Regione Calabria e quelli del rettore Giuseppe Zimbalatti che pur assente ha inviato un messaggio di saluto, si sono susseguiti come relatori alcuni ricercatori dell’Università di Reggio Calabria, dell’Università Federico II di Napoli, della società consortile Linfa (di cui l’Università Mediterranea è socio), della società Laboratoria, nonché i capofila dei due progetti, la società Santa Rita srl di Vibo Marina per il progetto Filo e la azienda Agrogest di Polia (Vibo Valentia) per Bio-Bean. 

I risultati delle attività progettuali potrebbero portare ad un ampliamento delle possibilità di sfruttare le filiere, oggetto delle ricerche, in termini di nuovi prodotti e nuove utilizzazioni agroalimentari. Molteplici sono state le peculiarità illustrate a carico di fagioli tipici calabresi e di come da questi si possano sviluppare nuovi prodotti e nuove modalità di gestione della filiera.

Analoghe considerazioni sono state portate alla attenzione dei presenti per quanto riguarda il recupero di scarti e reflui della filiera olivicola. In conclusione si è sottolineato il ruolo di progetti come quelli delle Misure della Cooperazione del Psr che vede una stretta sinergia tra Enti e società che sviluppano innovazione e Imprese che la potrebbero utilizzare.  

Marco Poiana, docente di tecnologie alimentari del Dipartimento di agraria dell’Università Mediterranea dichiara "Nel settore agroalimentare riveste un ruolo importante la collaborazione tra ricerca ed imprese finalizzata ad affrontare le sfide attuali e future connesse con lo sviluppo sostenibile di una attività. I due progetti, che si devono concludere, e i cui risultati sono stati presentati quest’oggi, illustrano come in un’epoca come quella attuale l’applicazione della economia circolare può e deve essere un aspetto centrale dello sviluppo di innovazione". 

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