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Il dibattito

Autonomia differenziata, Amalia Bruni: "E' un pugno in volto"

La leader dell’opposizione chiede un consiglio regionale sul tema, mentre per Salvini gli unici ad averne paura sono "i politici incapaci"

"Un pugno in pieno volto. Questo rappresenta per il Mezzogiorno l’approvazione del disegno di legge sull’Autonomia Differenziata in Consiglio dei Ministri. Lo abbiamo detto subito, e nonostante i timidi tentativi di correggere in corso d’opera una proposta nata male e continuata peggio, si è licenziato un testo inaccettabile, non solo per il Mezzogiorno, ma per tre quarti del Paese". Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione nel Consiglio Regionale della Calabria.

"Assistiamo - osserva - a una eccessiva frammentazione delle competenze quando, invece, dovremmo essere pronti ad agire a livello globale. Da oggi possiamo dire che l’Italia è divisa in due tronconi, quello ricco delle regioni del Nord che riceveranno i maggiori benefici, e quello del Sud che soffrirà ancora di più del gap destinato ad aumentare col resto del Paese, con la Calabria che rischia di sganciarsi definitivamente dal vagone Paese, restando ultima tra gli ultimi".

"Non possiamo consentire a nessuno - prosegue Bruni - che la sanità pubblica venga smantellata, così come la scuola statale. Ora la discussione si sposterà nella Conferenza Stato/Regioni, che per correttezza avrebbe dovuto essere interpellata prima di approvare il Disegno di Legge, ma hanno voluto fare in fretta perché la settimana prossima si vota in Lombardia. Hanno voluto piegare, in questo modo, a interessi elettorali una discussione straordinariamente importante per tutto il nostro Paese".

"Noi - conclude Bruni - non possiamo arrenderci a questo scempio costituzionale, chiedo al Presidente Occhiuto la convocazione immediata di un Consiglio Regionale con unico punto all’Ordine del giorno, la discussione su questa legge. Tutti i gruppi e i consiglieri devono avere la possibilità di esprimersi mettendo a verbale ogni posizione su una questione che stravolgerà il futuro, purtroppo in peggio, delle future generazioni. E noi non possiamo restare a guardare senza fare niente”.

La risposta a distanza ad Amalia Bruni arriva direttamente dal leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo in una trasmissione televisiva.

Dà al Nord e toglie al Sud? "No, assolutamente. E' una cosa che non toglie un euro a nessuno. Nessuna regione e nessun comune ci perde un euro, né a Milano, né a Napoli, né a Roma, né a Palermo. Come la Costituzione prevede e come lo stesso Pd propose anni fa perché questa autonomia con i poteri da dare alle regioni e ai territori se li chiedono, è una riforma che portò il Pd. Poi se il Pd cambia idea ogni quarto d'ora mi spiace per loro e in tutti i sondaggi gli italiani li puniscono". 

Che cos'è l'autonomia, aggiunge, "se una regione, qualunque, può essere la Lombardia, può essere l'Abruzzo o può essere la Calabria, ritiene domani di poter gestire meglio sul suo territorio qualcosa che oggi lo Stato fa spendendo troppo e dando scarsi servizi ai cittadini, questa regione può dire: allora ci penso io, mi prendo il personale, mi dai quello che spendi tu e io sono convinto che darò ai miei cittadini un servizio migliore". "Chi ha paura dell'autonomia? I politici incapaci", questa la conclusione di Matteo Salvini.

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