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Primo dibattito fra i candidati al ballottaggio, fra Minicuci e Falcomatà vispo confronto

Il faccia a faccia fra i due candidati al ballottaggio del 4 e 5 ottobre si sono confrontati sul futuro amministrativo della città davanti ai giornalisti di una nota testata giornalistica cittadina

E’ andato in onda il primo dei due confronti fra i candidati sindaci approdati al ballottaggio del 4 e 5 ottobre: Giuseppe Falcomatà per il centrosinistra e Antonino Minicuci per il centrodestra. Il confronto è stato ospitato dalla redazione reggina de “La Gazzetta del sud” ed è stato moderato da Piero Gaeta e Giuseppe Lo Re.

Sono stati tanti gli argomenti trattati e altrettanti gli spunti offerti dai due contendenti alla poltrona più alta di Palazzo San Giorgio.

"La legge Delrio sulle Città metropolitane va riformata. Nel 2017 appena insediati scrivemmo una proposta di legge per il Consiglio regionale della Calabria per l'assegnazione delle deleghe. Questo è un problema che hanno tutte le Città metropolitane d'Italia. Come Anci abbiamo già avanzato diverse proposte normative per migliorare il testo, una su tutte quella relativa alle funzioni che devono essere assegnate dalle Stato. Così finirà il balletto con le Regioni". Così il candidato sindaco del centrosinistra a Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, nel rispondere alle domande dei moderatori.

Immediata la risposta di Antonino Minicuci che, fra le altre cose, ha rimarcato l’apertura di credito offerta da Jole Santelli. ”In merito alla mancata attribuzione delle deleghe alla Città metropolitana di Reggio Calabria, l'Ente avrebbe potuto fare una vertenza nei confronti della Regione. Jole Santelli ha detto in tutti gli incontri che manterrà questo impegno, preso anche prima della campagna elettorale comunale. Anche Oliverio l'aveva detto, solo che non l'ha fatto perché Catanzaro e Cosenza non hanno voluto".

Fari puntati sulle periferie per Antonino Minicuci. ”Ho girato ovunque  - ha detto - in questi giorni di campagna elettorale, trovando situazioni drammatiche. Sono una persona che lavora e porta risultati concreti. Dobbiamo cercare di fare e non fermarsi ai proclami e chiacchiere. Il mio programma è stato costruito anche in base ai numerosi incontri e finalizzato, nell'immediato, ad un Patto per i primi 180 giorni di governo”.

Giuseppe Falcomatà, invece, ha messo in evidenza le difficoltà con le quali la sua giunta si è trovata a fare i conti in questi sei anni di amministrazione

"In questi anni - ha detto Falcomatà - abbiamo attraversato l'inferno a piedi scalzi, trovando un Comune sciolto per mafia, l'abbiamo rimesso in carreggiata, riappianando i debiti: tocca proseguire in questo percorso”.

Il ragionamento, poi, si è spostato sul prossimo futuro della città e sulla preparazione della squadra di governo cittadino.

"Fare nomi in questa fase elettorale - ha detto Falcomatà - non è mai bello. Sulla scelta dei componenti della nuova giunta comunale lavoreremo ancora attraverso un percorso di coerenza sulle idee e valori che ci hanno accompagnato in questa campagna elettorale". "In merito a Saverio Pazzano - ha aggiunto Falcomatà - ha dimostrato la sua coerenza e serietà. Abbiamo visioni e idee comuni su molti argomenti. Sicuramente se vorrà entrare in giunta comunale - ha concluso - ne discuteremo”.

Antonino Minicuci, invece, si è detto pronto ad aprire ai tecnici.  "Nella mia giunta comunale affiderò a due tecnici di provata qualità due deleghe che ritengo siano molto importanti per la funzionalità dell'Ente. Si tratta del Bilancio, finanze e tributi e Urbanistica”.

"Per quanto riguarda il settore urbanistica - ha concluso Minicuci - occorre che ci sia una programmazione accurata del territorio, che consenta, in prospettiva di attrarre investitori che siano in grado di migliorare e sostenere la nostra economia locale".

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