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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso / Bova Marina

Bova Marina, il sindaco Zavettieri fa chiarezza sul concorso annullato dal Tar

La vicenda è scaturita dal ricorso di una dipendente risultata inidonea alla prova scritta portando a un pronunciamento del tribunale sulla commissione

Il sindaco di Bova Marina Saverio Zavettieri fa chiarezza sul concorso indetto dall'amministrazione comunale e annullato dal Tar  dopo il ricorso di una dipendente. Rispondendo al capogruppo di minoranza in consiglio comunale Andrea Zirilli, il sindaco ha dichiarato: "La bocciatura più che all'amministrazione va messa a carico delle norme e delle procedure complesse ed infinite e, apparentemente, garantiste della correttezza dei procedimenti concorsuali che guarda caso, risultano aggirate o infrante nei concorsi di più alto livello nelle Università e nella Magistratura dove il metodo è quello dello scambio, cosa non certo rintracciata o rintracciabile nel bando del comune di Bova Marina".

Il pronunciamento del Tar scaturisce dal ricorso di una dipendente esclusa per inidoneità nella prova scritta ("legittimo", precisa Zavettieri) determinando un giudizio del tribunale amministrativo in ordine all’idoneità della commissione che, dice il sindaco, "sarebbe certamente stata idonea se avesse espresso giudizio di idoneità a tutti i partecipanti”.

Secondo il sindaco di Bova Marina, "è molto difficile oggi avviare una procedura concorsuale, per titoli ed esami, senza imbattersi in rischi ed uscirne indenni perché non è semplice trovare persone di alto profilo e con tutti i requisiti necessari per far parte alle commissioni di concorso”.

Ricostruendo la vicenda, ha spiegato il primo cittadino: “L'amministrazione si è rivolta fin dall'inizio della procedura concorsuale con richiesta formale, a tutti i Comuni della Città Metropolitana, alla stessa Città Metropolitana di Reggio, alla Regione Calabria, alle altre quattro province calabresi e agli ordini professionali, per individuare figure idonee e disponibili alla nomina a componente della commissione di concorso pubblico per un posto di Istruttore direttivo amministrativo cat.D. Abbiamo però ricevuto - ha proseguito - una sola disponibilità da parte di un dirigente della Città Metropolitana e il Comune di fronte all'alternativa di non espletare il concorso per indisponibilità di commissari, ricordiamo anche che eravamo in piena pandemia e vi era l'assoluta necessità di coprire il posto di responsabile di settore, ha dovuto fare necessariamente ricorso a dirigenti interni in possesso comunque, di titoli richiesti, per poter comporre la commissione ed espletare il concorso”.

Il primo cittadino nel rimarcare che il ricorso sia stato legittimo, ha concluso il suo intervento con una riflessione: “ Se la gran parte dei Comuni calabresi sono oggi, privi di quadri e dirigenti all'altezza dei compiti che la funzione pubblica richiede specie dinanzi alla sfida del Pnrr, ciò è frutto di anni di svuotamento dei Comuni di risorse e competenze col ricorso diffuso alla pratica della stabilizzazione e l'abbandono  della selezione tramite concorso divenuto del tutto raro e desueto per cause di varia natura non ultima, quella della composizione delle commissioni di esame”.

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