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Presunti brogli alle elezioni comunali, Marcianò rincara: "Dimettiamoci tutti"

Non si affievolisce la querelle dopo l'inchiesta della Digos e della Procura. La giuslavorista: "Basta ipocrisie. Serve un passo indietro per consentire alla città un passo avanti"

"Ho sempre creduto che il silenzio in certe situazioni sia complicità. Dopo una settimana, a mente fredda, è doveroso determinarsi partendo da una riflessione responsabile.  Tutti gli eletti rappresentano tante persone perbene e quest’ultima offesa dei brogli elettorali è tale da poter compromettere per sempre la fiducia della parte più sana della nostra città". 

E' quanto sottolinea la giuslavorista Angela Marcianò che, ancora una volta, invita "una volta per tutti", il sindaco, gli assessori, i consiglieri sia dell’opposizione che delle minoranze, "che vogliono dare prova del minimo rispetto per la libera espressione democratica del voto, a dimetterci senza
tentennamenti". 

Si risparmi alla città, continua il consigliere comunale sospeso dalla legge Severino "il solito copione del 'facciamo finta di niente che poi la gente dimentica'.  Questa vicenda non si può certo liquidare con la comodità di sparare a zero su un unico capro espiatorio". 

"Quei voti rubati - incalza Marcianò - sono voti di cui ha beneficiato tutta la maggioranza ed hanno inficiato la legittima composizione del Consiglio comunale di Reggio Calabria, con evidenti e inammissibili ripercussioni sulla vita politico- amministrativa anche della Città metropolitana. 

Limitarvi a scaricare un “vostro compagno” vuol dire per di più dimostrare solo cinismo, ottenendo l’ulteriore risultato di togliervi di mezzo un candidato elettoralmente forte e quindi un concorrente scomodo per la scalata ai vertici del Partito democratico!" 

La guuslavorista non ci sta e dice "basta ipocrisie, basta con le solite vecchie armi di distrazione di massa con le quali state cercando di far dimenticare anche quest'ultima ignobile pagina politica. Dimostriamo con i fatti di aver meritato i consensi che ci hanno portato a Palazzo San Giorgio e che siamo pronti a sottoporci di nuovo, serenamente, alla volontà popolare. 

La maggioranza, che si è sempre detta convinta di tornare a vincere, stia tranquilla che certamente potrà dimostrare di battere ogni concorrente a distanza di così poco tempo, e lo potrà fare senza oltraggiare le anime dei morti e degli infermi.  Qualunque altro ragionamento di natura personale ci consegnerà alla storia come complici, vigliacchi e ignavi.  Reggio Calabria non deve sempre tirare a campare, Reggio deve poter rinascere.  Serve un nostro passo indietro per consentire alla città un passo avanti".

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