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Venerdì, 19 Aprile 2024
Emergenza migranti

Il consiglio dei ministri a Cutro tra proteste e promesse per il Sud

Approvato il nuovo decreto immigrazione con pene severissime per i trafficanti di esseri umani, ma la presenza del governo è stata accolta con diffidenza. Salvini indica date per Ponte e Statale 106

L'hashtag virale che oggi ha attraversato il paese e soprattutto la Calabria è #unaTARDIVA_gita_aCUTRO . Il consiglio dei ministri convocato dalla premier Giorgia Meloni nel luogo dell'ultima tragedia dei migranti è stato accolto con diffidenza in una regione considerata fulcro di varie emergenze nazionali, tanto da essere oggi la terza volta in cui il massimo organo governativo si riunisce fuori sede qui. Le altre due erano state a Reggio Calabria, nel 2010 con Silvio Berlusconi con all'ordine del giorno l'approvazione di un piano straordinario contro la 'ndrangheta e la creazione dell'agenzia per la gestione dei beni confiscati, e nel 2019 con Giuseppe Conte per la crisi sanitaria. 

Con il Cavaliere, che riunì il consiglio nella prefettura reggina, fu localizzata proprio a Reggio l'agenzia incaricata del riutilizzo dei beni confiscati. C'era anche Giorgia, allora ministro per le politiche giovanili, e come ministro per la semplificazione Roberto Calderoli, oggi nemico numero uno del Sud con il suo dl sull'autonomia differenziata. Quasi dieci anni dopo Giuseppe Conte approvò invece il Decreto Calabria, legislazione ad hoc per la disastrata sanità calabrese.

Proteste, lanci di peluche e scritte contro il ministro sulla strada per Cutro

La giornata è iniziata in un clima teso. Stamattina per accogliere il consiglio che ha deliberato le nuove disposizioni sull'immigrazione, lungo la strada che porta alla cittadina erano apparse scritteben poco ospitali, indirizzate al ministro dell'Interno: "Benvenuto nel nulla", "Il Governo arriva, i morti rimangono" e "Cutro non difende Piantedosi", poi coperte ma non abbastanza in fretta per evitare la testimonianza delle foto scattate sul posto. Il governatore calabrese Roberto Occhiuto ha però fatto gli onori di casa con la premier: "Siamo sicuri - ha dichiarato - che l’esecutivo dimostrerà la sua vicinanza alla Calabria anche attraverso aiuti concreti per i sindaci e le popolazioni che accolgono i migranti, misure per regolare i flussi di chi vuole giungere in Italia, e un inasprimento delle pene contro gli scafisti". Polemica per il mancato invitato al sindaco crotonese Vincenzo Voce, autore nei giorni scorsi di una lettera vibrante in cui invitava Meloni ad incontrare sul posto i familiari delle vittime. Tra lancio di peluche contro le auto blu, urla "vergogna" ma anche applausi dalle finestra all'apparizione della presidente, nel palazzo comunale di Cutro il consiglio ha approvato il nuovo decreto, il cui punto principale riguarda la previsione di pene più severe per i trafficanti di esseri umani con il carcere fino a 16 anni e da 20 a 30 anni quando i viaggi causano la morte delle persone trasportate. Previsto anche il commissariamento dei centri per i migranti in caso di situazioni di degrado e inadempimento dei servizi per la tutela dei diritti fondamentali degli ospiti. 

Pene fino a 30 anni per i trafficanti, Salvini annuncia le prossime tappe per Ponte e Statale 106

Nella conferenza stampa che ha seguito il Cdm (con Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, i ministro Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano) si sono illustrate le nuove misure per la semplificazione e l'accelerazione delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro, che, ha detto il ministro dell'Interno, "senza ridurre i controlli verremo perà incontro di più alle esigenze dei datori di lavoro". I quali, nel settore agricolo, se hanno presentato regolare domanda per di lavoratori ma non ricevono parte della manodopera richiesta possono ottenere l'assegnazione con priorità rispetto ai nuovi richiedenti.

I ministri a Cutro (foto sito governo)

La presidente Giorgia Meloni, formale e senza nessuna traccia di emozione, ha rivendicato la presenza dell'esecutivo a Cutro in modo assolutamente istituzionale: "Abbiamo voluto dare un segnale concreto della nostra attenzione. Noi faremo tutto quello che va fatto per fermare questi criminali". E nuovamente più volte ha polemizzato con i cronisti sulla ricostruzione del naufragio del 26 febbraio e quelle che considera allusioni scorrette a una precisa volontà di far andare le cose verso quel tragico epilogo. Sull'argomento Piantedosi si è limitato a rinviare all'informativa del Governo: "E' tutto scritto lì, anche se non lo condividete ahimé succede", ha tagliato corto.

Il vicepremier Matteo Salvini è andato oltre e paradossalmente proprio lui, il nemico numero uno dei flussi migratori, esprime maggiore empatia dei colleghi e della stessa premier verso le vittime di Cutro. Nel suo intervento c'è tanta Calabria, da San Luca (dove annuncia una visita a breve), alla statale 106 al Ponte sullo Stretto: "Rigrazio la comunita di Cutro, siamo qui in una circostanza drammatica, ma tornerero presto per continuare a stare vicini a questi territori. Il popolo calabrese, onesto e accogliente, rappresenta il nostro paese, che ha conosciuto l'emigrazione: e chi parla di razzismo in Italia è ignorante o malafede". Salvini ha anticipato alcuni importanti appuntamenti per la regione, in calendario già la prossima settimana per la quantificazione della spesa con Rfi per l'alta velocità e l'elettrificazione della linea jonica e soprattutto l'ultima riunione, quella cruciale, per la partenza del ponte sullo Stretto. 

La premier Giorgia Meloni (foto sito governo)

Hashtag e messaggi di attivisti e artisti. Calopresti: "Bisogno assoluto di verità"

Dopo la polemica politica nazionale e quella locale con l'esclusione del sindaco di Crotone, oggi gli unici interventi sull'arrivo dei ministri in Calabria sono arrivati dal centrodestra. Il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro ha dichiarato: "Una posizione chiara, un forte messaggio interno e di autorevolezza verso l’Europa, questo il contenuto politico delle norme approvate dal Consiglio dei Ministri che si è svolto a Cutro. Il Governo sul territorio, proprio dove è accaduta la tragedia, ha affrontato con la stessa gravità di quanto accaduto, la vicenda migranti con una forte stretta sia ai trafficanti di esseri umani prevedendo per loro pene severe ma anche alle organizzazioni criminali che sono loro partner. Sono provvedimenti - ha aggiunto - che cambiano l’assetto normativo, potenziano i flussi regolari che sono il vero antidoto all’immigrazione irregolare e danno attenzione ai sindaci che si sono trovati in questi anni a fronteggiare situazioni difficili lungo gli 800 chilometri delle coste calabresi. Adesso tocca all’Europa rafforzare l’azione ed intervenire in sede politica senza liquidare la vicenda con un burocratico punto immigrazione”.

Le voci critiche sotto l'hashtag #unaTARDIVA_gita_aCUTRO sono stati soprattutto di attivisti e intellettuali. Il regista polistenese Mimmo Calopresti sulla sua pagina Facebook ha ricordato che le coste di Cutro furono una delle ambientazioni del capolavoro di Pier Paolo Pasolini Il vangelo secondo Matteo: "E' un luogo dimenticato da tutti da sempre. Aspettiamo il consiglio dei ministri perché c'è un bisogno assoluto di verità. Ma bisogna battersi per tutto e non credere a niente. Non ci sono poteri buoni, diceva Fabrizio De André". 

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