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Cinque nomi sulla scrivania di Salvini, con la Marcianò e Minicuci in pole position

Matteo Salvini vuole bruciare i tempi ed avviare la campagna elettorale che a settembre potrebbe portare la Lega alla guida di Palazzo San Giorgio

Chi la spunterà tra Antonino Minicuci e Angela Marcianò nella corsa a Palazzo San Giorgio contro l'avversario uscente Giuseppe Falcomatà? Dopo l'accordo unitario dei leader Salvini, Meloni e Berlusconi e la Lega in pole position per la scelta del candidato a sindaco di Reggio Calabria, i due nomi sono rimbalzati alla velocità della luce sui social scatenando non pochi dubbi e perplessità nel popolo del centrodestra.

Quelli di Antonio Minicuci e Angela Marcianò potrebbero essere due nomi della “cinquina” già sulla scrivania del leader del “Carroccio” che, nelle prossime ore, potrebbe chiudere la partita ed avviare una campagna elettorale estiva che, in caso di sconfitta del centrosinistra, porterebbe a Palazzo San Giorgio, dopo Palazzo Campanella, i rappresentanti della Lega, ma non solo, potrebbe rappresentare un unicum politico con un primo cittadino con “Alberto da Giussano” a pochi centimetri dal cuore al timone di una delle città più popolose della Calabria.

Serviranno ancora 48 ore per conoscere il “prescelto” che “manderà a casa la sinistra”, anche se fonti accreditate danno in netto vantaggio Minicuci, melitese di nascita, dirigente dell'amministrazione provinciale durante la presidenza di Giuseppe Raffa, ha traghettato l'ente fino all'istituzione della Città metropolitana per poi approdare al Comune di Genova come direttore generale. Una cosa è certa: è fedele supporter della Lega e del suo leader.

La Marcianò, giuslavorista, ex assessore ai lavori pubblici della giunta Falcomatà, con un colpo di reni potrebbe passare in vantaggio facendo vivere ala città quella sfida contro Falcomatà che i reggini aspettano da tempo?

La partita di Reggio Calabria, che a settembre porterà alle urne un corpo elettorale espressione degli oltre 180 mila cittadini, è importante sotto tanti punti di vista. Matteo Salvini lo sa molto bene e il fatto di aver ottenuto da Berlusconi e Meloni la possibilità di decidere il candidato alla carica più alta di Palazzo San Giorgio carica il leader leghista e tutta la componente politica che lo segue in riva allo Stretto di grande responsabilità, anche nella formazione delle liste elettorali.

“Saranno liste espressione di uomini e donne anche alla prima esperienza in politica” ha affermato Salvini al lavoro, insieme ai referenti cittadino e provinciale, per cercare la “massima unità di tutta la coalizione di centrodestra”. 

Sul tavolo delle elezioni comunali non vi è solo l'amministrazione di Reggo Calabria ma anche la guida della Città metropolitana che per legge tocca al primo cittadino del Comune capoluogo di provincia. In un'ottica ancora più ampia c'è anche il futuro confronto nell'area metropolitana dello Stretto, all'interno della quale l'argomento “Ponte” potrebbe avere terreno fertile in caso di vittoria del centrodestra. 

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