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Giovedì, 28 Marzo 2024
Partito Democratico

Verso il congresso del Pd, Scudo: "Ricostruire da una visione plurale"

Il segretario del circolo di Pellaro si è dimesso e adesso richiama al senso di responsabilità

E' già guerra aperta nel Pd calabrese in vista del congresso nazionale che viene definito come un “percorso costituente del nuovo partito”. La data per le primarie è stata scelta: il 26 febbraio. Ma subito sono inziate le divisioni. "Quanto si sta verificando in Calabria in vista del congresso nazionale del Pd è politicamente inaccettabile”, afferma l’area che in Calabria sostiene la mozione e la candidatura di Gianni Cuperlo alla segreteria del Pd, annunciando di "aver presentato ricorso agli organi di garanzia del Pd contro la mancata inclusione di rappresentanti della mozione nelle commissioni congressuali territoriali: il ricorso è stato indirizzato, tra gli altri, ai segretari nazionale e regionale del Pd e a tutti i candidati alla segreteria nazionale del partito".

Eppure c’erano molte attese sulle scelte che il Partito democratico avrebbe fatto per cercare di affrontare l’esito nefasto del voto. Adesso la soluzione, il congresso costituente, sembra deludente e incapace di suscitare quel chiarimento politico che servirebbe davvero ai democrat per continuare a vivere ed incidere nelle scelte del Paese. Un Pd che sembra in caduta libera e che sta perdendo ogni anno molti iscritti. 

Tra le questioni aperte c'era anche da capire come avrebbero votato gli iscritti, se online sulla piattaforma o in presenza. Adesso la direzione nazinale ha deciso e in un documento spiega che "è ammesso il voto sulla piattaforma online per quanti sono residenti o domiciliati all'estero, per disabili e malati, per chi non possa recarsi al seggio a causa di altri impedimenti che saranno definiti dalla commissione nazionale del congresso (per esempio gli studenti fuori sede) e per coloro che abitano troppo distanti dal seggio. 

A Reggio Calabria i democrat sembrano distanti dal territorio e dalle fasce più deboli. I circoli, che un tempo erano in ogni rione, adesso sono quasi tutti chiusi e anche quello storico di Pellaro adesso vedo le dimissioni del suo segretario Paolo Scudo. 

E' molto critico Paolo Scudo su quanto sta accadendo nel Pd in città. Dice Scudo: "“Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere”, è’ una frase erroneamente attribuita a Voltaire, ma  ritengo sia  fondamentale tenerla presente nel percorso del Pd  verso il suo congresso. Fiumi di parole si sono spesi, dopo il 25 settembre in analisi sulle cause dell'insuccesso elettorale e sulle decisioni da prendere per una rinascita in un momento di difficoltà del paese, della sinistra, del partito.

In Calabria il risultato elettorale non ha dato risultati diversi dal resto del Paese e si è sommato alle due ultime sconfitte elettorali alle consultazioni regionali.  Si è molto parlato di “rigenerazione”, ma ai proclami ed alle affermazioni lette sulla stampa, non hanno fatto seguito né uno straccio di analisi, né dei provvedimenti conseguenziali. 

Circa un anno fa dopo tre anni di commissariamento abbiamo assistito al rinnovo delle cariche sia provinciali che regionali utilizzando dei metodi quanto meno “singolari” (le mie notizie sono, in particolare riferite alla provincia reggina e mi auguro di essere smentito per quel che riguarda le altre province), si è fatto un gran parlare di “ripartire dai Circoli”, ma si è semplicemente proceduto a nomine senza coinvolgimento della base e dei tanto nominati Circoli. Successivamente si sono semplicemente portate a ratifica le “designazioni” dei segretari regionali, provinciali, cittadini, senza nessuna possibilità di discussione. I risultati somigliano a dati “nordCoreani”. La spiegazione era che si doveva ricercare “l’unanimità”. 

"Personalmente credo - continua Scudo - che l’unanimità possa scaturire da un confronto su idee e proposte diverse, ma questo presuppone una discussione. In questo caso, è, a mio parere, l’ennesimo frutto avvelenato del correntismo, trasferito ai livelli inferiori. Su questa linea si è continuato nei Circoli cercando a tutti i costi “il candidato Unico”, possibilmente fedele al capo.

Non voglio dilungarmi sui Circoli, ormai, la loro presenza sta diventando residuale, in particolare nella città di Reggio, dove la mancanza di conoscenza dei i problemi legati alla gestione di un Circolo determina (primo tra tutti il tesseramento on line) e il sottovalutare che dietro ogni tessera ci possa essere un cervello, un volto, una storia, si sta concludendo con la chiusura generalizzata. Altro che “rigenerazione”. Per rigenerare bisogna approfondire la conoscenza e studiare l’ organizzazione. A Reggio un anno è passato inutilmente. Pazienza. Le stesse cose ho denunciato all’ assemblea provinciale aperta del 17 ottobre, senza alcuna risposta.

Giunti all’ appuntamento  congressuale, ci saremmo aspettati uno sforzo per svelenire il clima, una discussione serena sulle proposte, un senso di responsabilità proporzionato al ruolo ricoperto, un riconoscimento reciproco tra tutti coloro che sostengono posizioni diverse. Perché  l’attacco contro compagni che tanto hanno rappresentato nella tradizione della sinistra? Perché anche in questo caso la ricerca spasmodica di un “unanimismo” che somiglia molto ad una “conventio ad excludendum” verso persone ed idee?  Sarebbe importante avere una risposta!

Viviamo un momento particolare: L’ Italia ha bisogno della Sinistra, la Sinistra del Pd, il Pd dell’ energia di tutti i compagni disposti ad impegnarsi, altro che "l’inopportunità di legittimare uomini e percorsi ormai superati e che non trovano più sintonia con i calabresi”, come dichiarato da un consigliere regionale. 

Riconoscere reciprocamente il valore del pensiero degli altri è fondamentale per rifondare! Una visione plurale sia sul piano politico che organizzativo è indispensabile per ricostruire, - conclude Paolo Scudo - ecco l’ importanza di equilibrio nel costituire gli organismi di garanzia. Per ricostruire ci vuole impegno e coraggio. Metteteli in campo se ne siete capaci, ma su tutto, trasparenza. E’ fondamentale che non aleggi il sospetto di accordi ed accordicchi! Tutti possiamo sbagliare, ma mai dovrà mancare la buona fede e l’onestà intellettuale".

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