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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il caso

Consigliere supplente, il centrodestra rinvia l'esame della proposta di legge

Dopo le polemiche oggi in assemblea si è annunciato un nuovo passaggio nelle commissioni competenti per "affrontare con serenità le problematiche istituzionali"

Consigliere supplente, dopo le polemiche il centrodestra frena. La maggioranza che la governa la Regione Calabria ha deciso di rinviare l'approvazione della proposta di legge che stabilisce l'incompatibilità fra le figure di consigliere regionale e assessore e la nomina di un consigliere supplente nel caso in cui un componente dell'assemblea venga chiamato a fare parte dell'esecutivo.

La decisione è stata presa a conclusione di una riunione di maggioranza, alla quale hanno preso parte i presidenti della Giunta e del Consiglio, Roberto Occhiuto, di Forza Italia, e Filippo Mancuso, della Lega, ed il cui esito è stato illustrato all'assemblea elettiva dallo stesso presidente Mancuso all'inizio dei lavori della seduta di oggi pomeriggio.

"Assodato che la proposta legislativa dei gruppi di maggioranza, finalizzata a introdurre anche in Calabria, così com'è stato fatto tranquillamente in altre Regioni - ha affermato Mancuso - l'incompatibilità tra lo status di consigliere regionale e quello di assessore, poggia su solide basi costituzionali e statutarie. Che si tratta di una proposta che non comporta alcun aggravio di spesa, né, tantomeno, un sovvertimento delle norme dello Statuto regionale, perché, qualora il provvedimento legislativo fosse approvato, non modificherebbe la previsione statutaria di 30 consiglieri e di 7 assessori, che, infatti, rimane inalterata. La proposta di legge, introducendo la figura del consigliere-supplente, attua un principio fondamentale dello Stato di diritto e delle democrazie liberali, e cioè l'incompatibilità tra lo status di consigliere regionale e quello di assessore. Tutto ciò per distinguere nettamente la funzione di controllo e vigilanza, tipica del consigliere regionale, da quella gestionale, che spetta all'assessore".

"Tuttavia, pur essendo la proposta condivisa all'unanimità da tutta la maggioranza, proprio per affrontare, con maggiore serenità e in una logica di sistema le problematiche istituzionali - ha aggiunto il presidente Mancuso - si è convenuto, nel corso di una riunione del centrodestra terminata poco fa, di riproporre nei prossimi mesi alle Commissioni competenti e all'Aula, l'iniziativa legislativa in questione".

La stessa proposta sarà ripresentata, ha detto ancora Mancuso, "assieme ad una serie di altre modifiche dello Statuto e del Regolamento, con l'obiettivo fondamentale di migliorare l'architettura istituzionale della Regione per renderla più trasparente, democratica ed efficiente".

"Ribadendo la giustezza politica e legislativa del provvedimento che intendiamo rinviare - ha concluso Filippo Mancuso - auspico che tutte le forze politiche presenti in Aula, si adoperino, sui temi istituzionali e sulle questioni di più stringente attualità, per recuperare, nella fisiologica dialettica maggioranza-opposizioni, i tratti della leale collaborazione e della responsabilità, requisiti indispensabili per garantire alla Calabria realistiche prospettive di futuro".

La reazione del Pd non si è fatta attendere. In una nota del gruppo regionale si commenta: "Il ritiro della proposta di legge che avrebbe voluto istituire la figura del consigliere supplente, era inevitabile. Lo avevamo immediatamente suggerito alla maggioranza di centrodestra, ammonendo sia sull’aumento dei costi che sui profili di opportunità politica e di  costituzionalità per come è stato evidenziato in questi giorni da vari esperti della materia".

Aggiungono i consiglieri regionali del Pd: "La spaccatura del centrodestra sul tema, che ha portato ad una discussione accesa fra i partiti che sostengono il governo Occhiuto non è un buon viatico per il futuro della Regione e ha fatto capire chiaramente che dietro questa proposta non vi era alcun obiettivo di miglioramento della macchina legislativa, ma soltanto la necessità di avere qualche poltrona in più, utile agli equilibri di maggioranza"

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