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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, Conte conferma il lockdown fino al 3 maggio: ecco chi potrà riaprire

Il nuovo dreceto contiene alcune riaperture. Il premier: "L'Italia non ha bisogno del Mes, perché è uno strumento inadeguato e inadatto per l'emergenza che stiamo vivendo"

Firmato il nuovo decreto per estendere il lockdown al 3 maggio. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha spiegato come dal 14 aprile riapriranno alcune attività come cartolibrerie e librerie, negozi per bambini e neonati per rispondere ad alcune richieste arrivate dalle famiglie.

Le misure restrittive prorogate fino al 3 maggio, come spiega il premier in conferenza stampa, vale anche per le attività produttive. "Non siamo ancora in condizione di ripartire a pieno regime - spiega Conte - se ci saranno condizioni per riaprire prima del termine provvederemo di conseguenza".

Ecco chi potrà riaprire

Nella nuova bozza del decreto, oltre alla nota riapertura di librerie e cartolerie, trovano spazio anche negozi di vestiti per bambini e neonati, negozi per animali e sanitarie, che potranno riaprire i battenti da martedì.

Nello scorso Dpcm, che scadrà lunedì prossimo, era previsto che restassero aperti solo gli studi di architettura e ingegneria. Il nuovo decreto, invece, lascerebbe la possibilità di riapertura, più genericamente, alle "attività professionali, scientifiche e tecniche".

Sblocco previsto anche per i manutentori del paesaggio e del verde pubblico e di alcuni codici Ateco legati al settore dell'agricoltura e del legname:

  • silvicoltura ed utilizzo aree forestali;
  • industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, con l'esclusione dei mobili;
  • fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio;
  • fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura;
  • commercio all'ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l'agricoltura;
  • cura e manutenzione del paesaggio
  • fabbricazione dei pc;
  • attività di riparazione e manutenzione di aerei e treni.

Questo se non ci saranno modifiche rispetto alla bozza. Se l'ipotesi sarà confermata le riaperture dovranno avvenire nel rispetto delle misure di prevenzione come già adottato nei supermercati e farmacie.

All'articolo 4 del Dpcm vengono poi riportate le misure igienico-sanitarie, tra queste l'invito ad "evitare abbracci e strette di mano", "evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri", "pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol".

All'articolo 5, infine, le misure per gli esercizi commerciali, dal "distanziamento interpersonale" all"uso di guanti 'usa e getta' nelle attività di acquisto, particolarmente per l'acquisto di alimenti e bevande".

La "fase 2"

Per la "fase 2" il Governo è al lavoro con un gruppo di esperti per inventare nuovi modelli organizzativi. Il bresciano Vittorio Colao (amministratore delegato di Vodafone) presiederà una task force che annovera eccellenze come Enrico Giovannini, Mariana Mazzucato, Moretti, Raffaella Sadun.

Gli esperti dovranno ripensare i modelli di organizzazione di vita, sociale ed economica. Servirà infatti un nuovo protocollo sanitario di sicurezza per convivere con il virus e riaprire in sicurezza le aziende in modo di garantire un rispetto delle distanze necessarie nei luoghi di lavoro.

"L'indice di contagio dovrà essere inferiore a 1", spiega il presidente del Consiglio, citando la necessità di "un' economia di guerra". Serviranno nuove norme per regolare gli spostamenti anche attraverso i mezzi pubblici. 

"Per la ripresa a pieno regime - ha detto Conte - serviranno protocolli molto rigorosi per prevenire il contagio di ritorno quando e se riusciremo a debellare il coronavirus".

Eurobond

Smentendo l'ipotesi di tassa patrimoniale come proposto dal Pd (per i redditi sopra gli 80mila euro, ndr), il premier ha anticipato che entro aprile il Governo firmerà un nuovo decreto per nuovi aiuti economici che si aggiugnerà al Cura Italia e al decreto liquidità.

Conte è tornato sui temi trattati dall'Eurogruppo per i finanziamenti della "ricostruzione dell'economia" spiegando che il prossimo 23 aprile durante il Consiglio europeo tornerà a proporre gli eurobond come forma di credito per le casse del Paese. Quanto al Mes, il fondo salva stati, Conte ha attaccato duramente i leader dell'opposizione, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che hanno criticato la presunta firma da parte del Governo per l'apertura di una linea di credito.

Una firma che non è stata posta come si legge - peraltro - nella dichiarazione dell'Eurogruppo. "Le menzogne ci fanno male - ha detto Conte - rischiano di indebolire l'intera Italia in un negoziato difficilissimo".

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