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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Dalle spiagge all'industria, la ripartenza di Nucara in una lettera alla Santelli

Le proposte del deputato del Pri per avviare un graduale ritorno ad una vita "normale" partendo da giovani e sviluppo

Si comincia a parlare di ripartenza per un graduale ritorno alla vita quotidiana, sull'argomento interviene il deputato Francesco Nucara del Pri, (nella foto), che in una lettera inviata al presidente Jole Santelli avanza proposte per lo sviluppo del territorio calabrese. 

Nucara Francesco-2“I dettagli non sono ancora noti, ma è probabile - scrive  Nucara - così come è già avvenuto durante la fase di progressiva chiusura che la ripartenza non interesserà tutti allo stesso modo e allo stesso tempo. Si sente parlare di differenziazioni per aree geografiche, per settori di attività, per fasce di età, etc”.

Nucara al di là dei dibattiti in corso preferisce concentrarsi su “come” ripartire: “Credo sia abbastanza chiaro che, quanto meno in un primo momento, la cosiddetta “ripartenza” dovrà essere accompagnata dall’adozione di misure cautelative, al fine di tutelare le persone dal rischio di contagio che - è bene ricordarlo - è sempre in agguato. Dopo mesi di “clausura” saremo tutti comprensibilmente animati dalla voglia di uscire all’aria aperta, di muoversi, di intrattenere relazioni sociali e, perché no, di far vacanza”. 

Il deputato fa cenno anche all’assurda possibilità di impiantare in spiaggia box in plexiglass: “Nei giorni scorsi, i media hanno pubblicato l’immagine di alcuni cubicoli che qualcuno avrebbe pensato di utilizzare per governare l’accesso agli arenili. La proposta, che non esito a definire surreale, ha il merito di spingerci ad interrogarci su come dovranno essere organizzate le nostre spiagge al fine di consentire a residenti e turisti di “vivere il mare” in sicurezza durante l’estate che è ormai alle porte”.

Sulle spiagge calabresi è necessario prendere in considerazione due caratteristiche peculiari: “Mi riferisco - continua Nucara - anzitutto, alla disponibilità di 800 chilometri di costa, con arenili spesso profondi, che ci potrebbero consentire di programmare meglio di altri la fruizione delle spiagge. Alzi la mano chi non ha mai “postato” la foto della propria spiaggia preferita, quasi deserta anche ad agosto, provando una piccola soddisfazione nell’inviarla all’amico che villeggiava nelle località più alla moda, in cui le persone erano talmente pigiate una all'altra, che sembrava di stare in una scatola di sardine”.

Da non sottovalutare la questione delle spiagge libere: “Questo aspetto, che alcuni apprezzano per la possibilità di fruire il mare in libertà e a basso costo, quest’anno potrebbe tradursi un punto di debolezza, in quanto la mancanza di un gestore implica l’assenza di servizi e di organizzazione e più facilmente potrebbe dar luogo a quegli assembramenti che molto probabilmente le nuove regole ci imporranno di evitare”.

Da prendere in considerazione anche la questione dell’occupazione dei giovani: “E allora, che fare? A mio parere- conclude il politico - questa situazione complicata con la quale dobbiamo imparare a confrontarci ci offre l’occasione per la definizione di un nuovo progetto di sviluppo, che consenta di godere in sicurezza la bellezza del nostro mare, programmando gli accessi e organizzando i servizi.

A scanso di equivoci, non penso a grandi campagne che inneggino alla corsa alle spiagge calabresi. Sarebbe un errore e ci esporrebbe a gravi rischi. Quel che propongo è la creazione di mini-pacchetti turistici che comprendano, oltre ai tradizionali servizi, la garanzia di adeguati distanziamenti sulle spiagge”.

Nucara non propone la chiusura della spiagge libere ma di presidiarne la fruizione e regolare gli accessi con agevolazioni burocratiche e regole di fruizione delle spiagge: “Allo stesso modo, i comuni potrebbero collaborare favorendo l’avvio delle attività, azzerando l’imposta di soggiorno e la Tari, organizzando i necessari servizi complementari (parcheggi, controllo del traffico, etc.) oltre che, ovviamente, aggiornando l’organizzazione dei lidi comunali”.

Per Nucara, infine, "è importante avviare presto questa discussione coinvolgendo i rappresentati delle categorie produttive (in primis, stabilimenti balneari e alberghi, bar e ristoranti), al fine di ricercare il giusto punto di equilibrio, che consenta di contemperare le esigenze di sicurezza, di libertà e di sviluppo economico. Carissima Jole non si tratta di “sfruttare” un momento negativo per il nostro Paese, ma realisticamente è pensabile, e anche auspicabile, che dopo mesi di clausura si avrà voglia di godere di qualche libertà.Se riterrai opportuno parlarne sono disponibile ad un incontro da amico, da calabrese e da repubblicano".
 

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