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La protesta / Centro / Corso Giuseppe Garibaldi

Al grido di salviAmoReggio il popolo scende in piazza per dire basta

La manifestazione popolare di area centrodestra, ma slegata dai partiti, che si svolgerà sabato 26 novembre, nasce per contestare l'amministrazione e chiedere le dimissioni della giunta comunale

Se la politica ufficiale non è riuscita nell'intento, ora ci prova la base. Al grido di #salviAmoReggio il centrodestra prepara una grande manifestazione di piazza per chiedere sostanzialmente con la forza del popolo le dimissioni del sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà e della sua giunta.

L'iniziativa è un corteo programmato per sabato 26 novembre alle ore 17, che partirà da piazza De Nava e si concluderà davanti palazzo San Giorgio.  C'è da attendersi ovviamente un tripudio di striscioni e gridi di battaglia perché l'obiettivo è proprio questo, far sentire il malumore della "pancia" della città.

E che gli organizzatori siano di area centrodestra a questo punto importa poco, perché non si tratta di un evento di marca politica e non è legato a sigle partitiche (sebbene tutto faccia parte della stessa strategia e miri allo stesso risultato, quello di mandare a casa la giunta Falcomatà).

La partecipazione (o il flop) del corteo permetterà, piuttosto, di tastare gli umori dei reggini riguardo il sindaco da loro confermato elettoralmente. E di capire quanti ancora abbiano fiducia in lui e quanti siano delusi - non solo dalla persona in relazione al processo Miramare, ma soprattutto dall'operato della sua amministrazione.

Il passaparola social del corteo infatti non fa il nome del sindaco e né reca riferimenti alla condanna in due gradi di giudizio. Si parla invece di "carenza idrica, strade dissestate, rifiuti e degrado ovunque, servizi inesistenti, tasse alle stelle". Temi che toccano tutti i cittadini, non solo quelli posizionati nel centrodestra. "Non ne possiamo più - è l'invito degli organizzatori - Reggio è morta".

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