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Politica

Alleanza tra associazioni e movimenti per promuovere un'alternativa al governo della città

In vista delle comunali, Laboratorio politico Patto Civico e La Cosa Pubblica, Potere al Popolo e Reggio Bene Comune sono impegnati per un cambiamento radicale

Reggio Calabria, da quasi un ventennio, vive uno stato di costante crisi amministrativa, in cui le diseguaglianze sociali, la disoccupazione e l’emigrazione di intere generazioni sono il risultato di politiche che di fatto hanno favorito l’interesse di pochi e l’affermarsi di un sistema di scambio politico-elettorale, anziché il bene della collettività. E dunque, che fare? Fermarsi ad osservare il costante declino della nostra città o reagire?

Alla luce delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale le associazioni Laboratorio politico Patto Civico e La Cosa Pubblica, insieme ai movimenti Potere al Popolo e Reggio Bene Comune, che pur nelle loro peculiari specificità hanno condotto diverse battaglie nell’interesse della collettività, oggi intendono impegnarsi anche elettoralmente per promuovere una radicale alternativa al governo della città.

"Nel corso degli anni - spiegano i movimenti - ci siamo impegnati in maniera disinteressata nella difesa del territorio e nella resistenza alla ‘ndrangheta, attenti alla tutela dei diritti e partecipi ai bisogni primari di chi è stato dimenticato dalla politica, per garantire salute, istruzione, lavoro e giustizia sociale, per tutti. La delicata situazione reggina non è stata seriamente affrontata da nessuna delle passate amministrazioni che si sono succedute fino ad oggi; pur nell’alternanza, c’è stata una sostanziale continuità di metodi, persone e scelte".

"Fra le molte riforme, riteniamo necessario, innanzitutto, modificare l’organizzazione interna degli uffici ed il sistema di gestione dei servizi, perché il Comune possa rispondere a criteri di efficienza, efficacia e reale trasparenza. Per questo proponiamo una revisione delle piante organiche, assai carenti in quantità e qualità (anche attraverso regolari concorsi pubblici) e la costituzione di Aziende Speciali per i servizi municipali (acqua, rifiuti, manutenzioni, trasporti), ben diverse dalle Società in-house".

I movimenti e le associazioni puntano "ad un modello di governo all’insegna della trasparenza, del coinvolgimento attivo dei
cittadini attraverso l’utilizzo reale degli strumenti disponibili di partecipazione e di decentramento amministrativo, anche al fine di restituire ruolo e pari dignità alle “periferie” oggi abbandonate. Riteniamo, altresì, imprescindibile l’utilizzo del Bilancio partecipato, una prassi che deve accompagnare le azioni di recupero dell’evasione tributaria" e propongono una politica urbanistica che metta un freno al consumo di suolo, un rafforzamento dei controlli all’abusivismo ed una programmazione pubblica responsabile, capace di rigenerare l’edilizia esistente adeguandola sismicamente. Vogliamo la valorizzazione delle nostre risorse ambientali, culturali, territoriali per un turismo sostenibile, infrastrutture adeguate a trasporti pubblici efficienti integrati".

"Non si tratta di un progetto che nasce ora in funzione elettorale - si legge ancora nella nota - ma viene da lontano e, guardando al futuro, si appella alle forze politiche, ai movimenti e ai singoli cittadini che si riconoscono in queste proposte e vogliono contribuire a rendere Reggio una città vivibile, capace di generare comunità ed offrire opportunità ai tanti giovani che ogni giorno sono costretti a partire, una città dove si torni a respirare speranza e fiducia in un avvenire migliore".

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