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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Un caffè con il candidato, la ricetta di Foti per portare Reggio dalle stalle alle stelle

Il candidato a sindaco Fabio Foti ai microfoni di ReggioToday. I punti del suo programma per una città nuova, "basata sul modello di economia civile e dove tutti i servizi locali funzionano"

"Una città semplicemente normale, basata sul modello di economia civile, sul vero decentramento amministrativo e sull’autogoverno e dove tutti servizi locali principali funzionano". Così Fabio Foti, medico, direttore sanitario del Poliambulatorio La Feluca e candidato del Movimento 5 Stelle alla carica di sindaco in vista delle comunali di settembre, immagina Reggio Calabria nel prossimo futuro.

Una città capace di mettere all’angolo la ‘ndrangheta sostenendo una “economia civica e solidale che ha nella moneta complementare metropolitana Rhegion il suo strumento principale”

Come immagina la sua città dopo il Coronavirus

“L’emergenza dovuta al Covid-19 ha assestato un colpo mortale sia in ambito economico che sociale. Adesso bisogna pensare esclusivamente ad attivare processi che incentivino la cultura di impresa come l’utilizzo delle nuove tecnologie (l’e-commerce in primis), attraverso la pronta attuazione di meccanismi di promozione e marketing e guardando all’internazionalizzazione delle nostre eccellenze nel campo dell’agroalimentare e dell’artigianato”.
 
Come è stata gestita l’emergenza Coronavirus

“Giudizio positivo per quanto riguarda l’ordinario, mentre non sono state attivate leve significative di sviluppo a sostegno dell’economia locale”.

La pandemia ha colpito tutti i settori, da quelli economici a quelli più strettamente sociali, un dato è emerso chiaramente l’insufficienza strutturale, materiale e immateriale, delle scuole reggine. Cosa pensa si  possa fare per dare una svolta?

“Al primo posto la messa in sicurezza delle nostre scuole con particolare riferimento ad aule, laboratori didattici e palestre, incluse le indagini diagnostiche sugli edifici. Dovranno essere utilizzati i fondi regionali per l’acquisto di dispositivi di sicurezza, per l’adeguamento norme antincendio e primo soccorso, per la cardioprotezione, gli igienizzanti e la pulizia, oltre alla formazione ed informazione di tutto il personale operante. Dovrà essere rimosso in sicurezza l’amianto come oggetto di intervento oppure quando scoperto a seguito di opere di ripristino e/o manutenzione.

Dovranno essere finanziate tutte le opere necessarie al superamento oppure all’eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali. Infine, vogliamo scuole antisismiche con verifiche di vulnerabilità e realizzazione di interventi di adeguamento sugli edifici di proprietà pubblica adibiti ad uso scolastico”.

Il settore rifiuti è amaro protagonista delle cronache di questi  giorni. Cosa si può fare per migliorare il servizio?

“Il solo modello possibile e sostenibile è quello della strategia rifiuti zero che transita da una fase intermedia finalizzata al disegno di un modello di differenziata flessibile che, accanto al classico porta-a-porta prevede le ecostazioni intelligenti e le isole ecologiche di quartiere a sistema premiante fino ad arrivare ad una fase finale caratterizzata da una attività preventiva e dalla installazione di impianti per il riciclo, riuso e riutilizzo di ogni tipologia di rifiuto nell’ottica di un circuito di economia circolare locale in grado di trasformare qualsivoglia tipologia di scarto in una grande risorsa economica per la nostra città metropolitana”.
 
Le periferie sono sempre più lontane dal centro, in qualità della vita e servizi offerti, crede sia stato fatto tutto il possibile o qualcosa  c’è ancora da fare?

“Questa parola dovrà scomparire dal vocabolario in quanto il vero decentramento amministrativo, imperniato su meccanismi di autogoverno finanziati con quote crescenti percentuali di bilancio partecipato, renderanno anacronistica la dicotomia centro-periferia”.

Reggio Calabria e l'ombra del dissesto. Quali sono le motivazioni che  la spingono a candidarsi?

“L’idea di base è chiedere al governo l’azzeramento del debito al fine di offrire una prospettiva concreta alle generazioni future che da ora in avanti saranno amministrate con praticità e logica prioritaria. Altre alternative sono possibili, compreso lo sviluppo di iniziative in campo economico in grado di incrementare il PIL locale, oltre al pieno utilizzo dei fondi europei, nazionali e regionali con i quali finanziare iniziative in grado di dimezzare il debito in un solo lustro”.

Dove l’economia soffre l’illegalità si diffonde e la ‘ndrangheta gestisce lucrosi affari, come ci si può liberare da questo giogo?

“L’unico modello perseguibile è quello di una economia civica e solidale che ha nella moneta complementare metropolitana rhegion il suo strumento principale”.

Qual è la sua idea di città e quale sarà il futuro di Reggio?

“Una città semplicemente normale, basata sul modello di economia civile, sul vero decentramento amministrativo e sull’autogoverno e dove tutti servizi locali principali funzionano (in primis rifiuti, acqua e trasporti)”.

Parliamo adesso un pò di lei: un libro preferito, che tipo di musica ascolta? Ha degli animali? Qual è il piatto a cui non può rinunciare? E la squadra di calcio del cuore?

“Il mio libro preferito è L’amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez. Perché credo nell’amore vero. Per quanto riguarda la musica ascolto R&B, Soul, Funky, Disco 70-80. Amo gli animali ed è in arrivo un bel bassotto. Il mio piatto preferito sono le linguine con le vongole. La mia squadra del cuore è la Reggina, ma i miei sport preferiti sono basket e tennis”.

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