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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Comunali, serve un centrosinistra unito per fermare la destra": l'appello di Tripodi

Il coordinatore nazionale dei giovani di Articolo Uno: "Solo un fronte progressista potrà evitare di consegnare la nostra città a chi, negli ultimi 15 anni ha realizzato il buco di Reggio"

"L’avanzata inesorabile della peggiore destra a trazione Salvini-Meloni pone l’interrogativo di come arginare questa deriva elettorale, politica e culturale che il nostro paese ha intrapreso e per ultimo il risultato fallimentare del centrosinistra alle scorse elezioni regionali, per questo credo e son convinto che solo grazie ad un fronte progressista unito e con idee e progetti chiari per la Reggio che verrà nel prossimo decennio possiamo evitare di consegnare la nostra città a chi, negli ultimi 15 anni ha realizzato il buco di Reggio, depauperato le nostre risorse, commesso illeciti a spese dei cittadini, segnando le pagine più buie e tristi della nostra storia".

Lo afferma il segretario metropolitano di Reggio Calabria e coordinatore nazionale dei giovani di sinistra Alex Tripodi che ritiene "prioritario ed impellente, una presa d’atto per tutto il centrosinistra: serve riunire tutte le nostre forze ed energie, i partiti, i movimenti, le forze civiche, le associazioni e le personalità per un nuovo fronte progressista e democratico necessario non solo ad arginare le destre ma anche e sopratutto a ridisegnare la Reggio del prossimo decennio, che abbia la capacità di coniugare tradizione e modernità, restituire una maggiore centralità e investimenti sui beni comuni a forte matrice ambientalista, programmando nuove correzioni all’importante opera della raccolta differenziata e proseguire e rafforzare il piano assunzionale del comune per colmare il gap di personale ed utile al fine di un più efficace funzionamento della macchina amministrativa, per poi procedere al completamento della manutenzione stradale ed idrica già in atto".

Un nuovo ed ambizioso progetto riformista guidato da Giuseppe Falcomatà che riscriva la storia della nostra città, un riscatto sociale che parta dalla questione generazionale per farsì che Reggio sia il traino della ripartenza del nostro Mezzogiorno. Tutto ciò può avvenire però, solo nel segno di un progetto collettivo ampio e plurale che coinvolga le forze politiche tutte ed i cittadini.

In sinergia con l’appello dei giorni scorsi del presidente del Consiglio comunale e dirigente del partito Demetrio Delfino, il coordinatore si rivolge "ai diversi movimenti e forze civiche del variegato campo della sinistra
che in questi giorni hanno lanciato alcune candidature autonome, dicendo: mettiamoci assieme per fermare la destra, che vuole riaprire la pagina più dolorosa e drammatica della nostra Reggio, disegniamo insieme il perimetro del nostro campo che deve essere largo e plurale, ma unitario condividendo idee, programmi e progetti".

Dunque le interpartitiche non solo come luogo in cui si discuta tra gruppi dirigenti, - conclude Tripodi- ma inteso come il “cantiere”in cui si definiscano piattaforme culturali e sociali, si costruisca un pensiero nuovo e lungo per la Reggio che verrà, nella consapevolezza che per la sinistra, per Reggio e per tutti noi è l’ultima chiamata, non sprechiamo questa ultima e grande opportunità!".

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