rotate-mobile
Politica Via Nazionale, 66

Comunali a Reggio, tra cambi di casacca e grandi manovre top secret

La prossima primavera la città sarà chiamata al voto per l'elezione del nuovo sindaco e del consiglio. In vista di questo importante appuntamento elettorale, abbiamo voluto fare il punto della situazione

Se dovessimo mai rispondere in questi giorni alla domanda: “Allora che si dice a Reggio, chi si porta”? Scatterebbe il panico. Infatti, per descrivere la situazione politica della nostra città, oggi, più che di un politologo avremmo bisogno di un esorcista. Già, perché i nostri rappresentanti politici sembrano essere posseduti da strani demoni che li fanno saltellare da una parte all’altra degli schieramenti mandando in frantumi ogni nostra convinzione. Chi era rosso è diventato azzurro o celestino; chi era azzurro è diventato verde e via così. Insomma, un miscuglio di colori che farebbe impallidire Missoni.

Per non parlare poi degli ‘indecisi’: si, mi candido, no non mi candido, non lo so, adesso vediamo. I pronti alla ‘chiamata’, gli ‘ipotetici’, gli avvolti dal mistero. e chi “va’ per conto suo”, ne abbiamo per  tutti i gusti. Fortunatamente per le comunali c’è tempo sino a questa primavera, quindi possiamo tranquillamente attendenre e cercare di capire che colore sceglieranno i nostri rappresentanti.  Ma procediamo con ordine o, almeno, ci proviamo.

Il centrosinistra

Alle prese con gli sconvolgimenti nazionali, il Pd reggino almeno una certezza ce l’ha: la riconferma di Giuseppe Falcomatà a candidato sindaco per le prossime comunali. Detto ciò, anche qui la situazione non è delle più serene e distese. È di poche settimane fa l’indiscrezione che ha fatto vacillare la maggioranza in consiglio comunale, casus belli scatenato dai cambi di casacca, non di semplici consiglieri ma addirittura di assessori e delegati, sino ad ora vicinissimi al primo cittadino.

Tra i ‘transfughi’ il delegato ai grandi eventi Nicola Paris che torna a casa, se si può dire così. Paris, infatti, è un esperto in cambi di schieramento, era il 2014 quando, al termine della legislatura Arena, insieme al collega Emiliano Imbalzano, fu tra coloro che dal centrodestra passarono al centrosinistra e si candidò nelle liste a sostegno di Falcomatà.  E dato che la storia è fatta di corsi e ricorsi, ecco il rewind. Terminata la legislatura Falcomatà, Paris ( che ricordiamo è ancora in carica in qualità di delegato) ha aderito all’Udc, salutando cordialmente il primo cittadino. Ma come biasimarlo, si sa, la moda cambia. A dire au revoir al Pd e al sindaco anche Demetrio Marino che cambia casacca e passa alla Lega.

Ad un passo dai saluti anche il consigliere comunale, eletto con La Svolta, Antonino Mileto che sarebbe pronto a trasferirsi al gruppo misto ed è in contatto con i vertici dell’Udc per capire il suo futuro. In mezzo a questa sfrenata ‘danza della casacca’, non mancano i timidi ‘ronde jambe’ di chi, pur restando a ‘sinistra’ si distacca dal Pd e si lega a partiti e movimenti vicini. È il caso dell'assessore alle politiche comunitarie del Comune di Reggio Calabria, l'avvocato Giuseppe Marino, nominato coordinatore regionale per la Calabria di "Base riformista", la corrente del Pd che fa capo al ministro della difesa, Lorenzo Guerini e a Luca Lotti. E come non ricordare i consiglieri Giovanni Latella e Antonino Nocera che strizzano l’occhio al nuovo partito di Matteo Renzi Italia Viva? Insomma, quando si dice la coerenza. Nel frattempo noi, rimaniamo in attesa della scossa di assestamento.

E se la situazione del centrosinistra vi sembra incerta, non se la passa di certo meglio il centrodestra alle prese con le crisi da prima uscita. Avete presente quando si ha un importante appuntamento che vi aspetta e non sapete cosa mettere? E le amiche vi vorrebbero aiutare: no quello no, no quello non va bene, quello non è adatto, forse meglio l’altro. No, aspetta. Andiamo a comprare qualcosa di ‘nuovo’. Ecco, più o meno è ciò che accade al centrodestra reggino.


Il centrodestra

A regnare è sua maestà “l’incertezza”. Se la sinistra ha il suo candidato messo in cassaforte, la destra non si decide a scegliere il suo rappresentante per la carica a sindaco. All’inizio fioccavano nomi a più non posso, adesso, sembra che nessuno sia adatto a rappresentare la destra come ‘si deve’. Ma procediamo con ordine (si fa per dire). Inizialmente, tra i papabili candidati (tutti ipotetici ovviamente) vi era la giuslavorista Angela Marcianò, reduce dall’esperienza nella prima giunta Falcomatà e poi ai vertici del Pd che, sino ad ora, non ha mai nè confermato nè smentito l’intenzione di una possibile discesa nell’arena politica, una candidatura che sembra non convincere proprio tutti, ma per il momento, resta nel limbo degli ipotetici.

Poi fu il turno del professore e stimatissimo ex presidente dell'Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino che dopo un iniziale indecisione si è ‘esplicitamente’ offerto alla città e a chiunque nell’area politica della destra cittadina “volesse appoggiarlo”. Su di lui, però, proprio in questi giorni si è accesa un interessante querelle. Pare infatti che la candidatura di Bombino non sia poi così tanto gradita al deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro (che vanta molto credito all’interno della scena politica locale). Tra i due, i rapporti pare si siano inclinati ai tempi dell’inchiesta "Ghota".

Il veto, presumibilmente posto da Cannizzaro, però, non sembra ‘preoccupare’ il professore che da Facebook ha seccamente risposto che “non ha mai cercato l’approvazione dell’onorevole Cannizzaro”. Certo è che se a Bombino non importi molto del blocco posto sulla sua candidatura, voci di corridoio sostengono che nemmeno al partito di Fratelli d’Italia e al suo leader Massimo Ripepi, vicino a Cannizzaro, sia gradita la candidatura di Giuseppe Bombino. Archiviata al momento quindi la candidatura del professore e in stand-by quella della Marcianò, chi sarà mai degno di portare alto il pensiero politico del centrodestra reggino?

Il mistero si infittisce dopo alcune rivelazioni fatte proprio dal rappresentante di FdI, Massimo Ripepi. Pare infatti che per i meloniani “ci sia un candidato ideale su quale puntare”, forse un' entità astratta e perfetta, o un individuo in carne ed ossa? I rumors parlano di un magistrato ma toccherà aspettare perché ne venga rivelata l’identità. Nel frattempo, la coalizione di destra fa un pò di spostamenti. Accoglie tra le sue fila Giuseppe Neri che dal Pd si è trasferito alla corte dei sovranisti.

Il Movimento nazionale sovranista confluisce all’interno di FdI come, si vocifera, stia per fare anche Reggio Futura. Una ratatouille praticamente. Questi cambiamenti fanno sì che Fratelli d’Italia rafforzi il suo peso all’interno dell’alleanza di destra. La scelta del candidato sindaco, dunque, stando così le cose dovrà passare lungo binari diversi rispetto a quelli immaginati da Forza Italia. Certo è che le carte a disposizione della destra reggina sembrano essere molteplici. Voci di corridoio, infatti, lascino intendere che vi sia addirittura la possibilità di candidati in "rosa". Una novità per la città. Tra le papabili, si fanno i nomi dell’ex consigliere comunale, Giovanna Cusumano, in quota Forza Italia, e dell’attuale vice presidente della Commissione pari opportunità della Regione, Monica Falcomatà. Sarà vero?

E poi ci sono loro, che viaggiano sereni per la loro strada, sono i solitari. Sono tutti coloro che pur strizzando l’occhio all’una o all’altra corrente politica hanno deciso di non ‘scegliere’ casacche ma farsi un bel vestito su misura. 

I solitari 

Tra coloro che corrono in solitaria alle prossime comunali troviamo il professore Saverio Pazzano, appoggiato dal movimento La Strada, che ha aperto ufficialmente la campagna elettorale incassando il sostegno di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli e presidente di Democrazia e Autonomia-demA e che sta promuovendo, ‘serenamente’, in giro per la città,  assemblee e incontri pubblici.

Poi abbiamo Potere al Popolo che insieme a Reggio Bene Comune, laboratorio politico Patto Civico e l’associazione La Cosa Pubblica, sono pronti a lanciare (speriamo non letteralmente) un proprio candidato ma, anche in questo caso dovremmo attendere il nome del prescelto.

Tra i ‘solitari’ della destra, invece, e che hanno deciso di non coalizzarsi, Alleanza Calabrese che all’unanimità ha scelto Enzo Vacalebre come candidato sindaco. Tra le  altre candidature Pietro Marra, presidente del Movimento autonomo popolare.

Quindi, in attesa che il quadro politico cittadino si delinei e riesca a prendere una forma in tempo per le comunali, possiamo tranquillamente farci girare la testa con le imminenti elezioni regionali e, anche in questo, caso i partiti calabresi non sembrano essere messi proprio benissimo. Ma questo è un capitolo a parte.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Comunali a Reggio, tra cambi di casacca e grandi manovre top secret

ReggioToday è in caricamento