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Accuse al viceministro Castelli, i candidati del M5s Reggio strigliano Falcomatà

Gli aspiranti consiglieri comunali passano all'attacco e puntano il dito contro il sindaco uscente: "Bugiarda ingratitudine"

"Accuse molto gravi, al limite dell’inaccettabile, quelle rivolte dall’attuale inquilino di Palazzo San Giorgio al viceministro del MEF Laura Castelli: “Bugiarda consapevole e nemica di Reggio". A lui risponderà, a titolo personale, nelle sedi istituzionali oppure giuridiche, la stessa destinataria di cotanto, allucinante, livore".

Lo dichiarano in una nota i candidati della lista del Movimento 5 Stelle che continuani: "A noi, da una parte rimane da constatare come, in un mondo ideale, il ministro Pd Gualtieri difenderebbe a spada tratta colei che lavora ogni giorno al suo fianco - anche (e soprattutto) attraverso la delega agli enti locali - da una duplice, ignobile, infamante accusa. Ma sappiamo fin troppo bene che gli equilibrismi politici con tuffo carpiato sono caratteristiche iscritte nel DNA di gran parte della elevata nomenclatura partitica. E quindi che tutto questo, molto probabilmente, non accadrà.

Dall’altra, facciamo nostra la riflessione di Oscar Wilde quando ebbe a dire che “li ho tanto beneficiati che non vedevano l’ora di vendicarsi". Ingratitudine. "Il buon Giuseppe ha già dimenticato quando, durante il Conte uno a trazione gialloverde, fu ricevuto e sostenuto (in ogni modo possibile che quel contesto consentiva) - solo, disperato e ed isolato - dalla stessa persona che ora colpisce così duramente senza alcun rispetto? Oppure quanto il governo giallorosso (non PD) ha fatto in termini di notevole sostegno economico durante tutta la sua avventura (speriamo a prossima scadenza) come primo cittadino?"

Bugie. "Si dicono e si continuano a rinnovare esclusivamente per celare l’amara verità. Quella di una amministrazione che, pur ereditando una situazione economica pesante (ma quello che sarebbe diventato a breve il futuro sindaco non lo sapeva mentre, nel 2014, declamava, la “svolta”?) ha avuto la capacità di costruire in questi sei anni un disavanzo strutturale costruito su circa 300 milioni di crediti di dubbia esigibilità denotando incapacità amministrativa ed assoluta mancanza di visione integrata di città.

Ecco che allora i notevoli aiuti governativi non sono stati investiti nel futuro delle nuove generazioni di cittadini, bensì esclusivamente per sanare le proprie deficienze a livello di programmazione e progettazione, le due parole regine totalmente assenti dal vocabolario di questi governanti.

Noi - concludono i candidati grillini - continuiamo con il bene. Con la verità. Con il lavoro operoso a favore dei nostri concittadini. Su questa vicenda, il tempo, come sempre, darà le sue risposte. Intanto, lo stesso tempo ha inequivocabilmente scadenzato sei anni di fallimento ed inadeguatezza nella gestione della città metropolitana di Reggio Calabria".

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