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Comunali e referendum, al voto 20 Comuni del Reggino: tutto quello che c'è da sapere

Seggi aperti dalle ore 7 alle 23. Per gli evenuali ballottaggi si dovrà attendere domenica 26 giugno. Lo scrutinio per i referendum abrogativi seguirà la chiusura dei seggi, quello per la tornata amministrativa invece avrà inizio alle ore 14 di lunedì 13 giugno

E' tempo di election day. Oggi, domenica 12 giugno, i cittadini tornano alle urne per i cinque quesiti referendari sulla giustizia e per il primo turno delle elezioni amministrative in 971 comuni italiani (74 in Calabria e 20 nella Città metropolitana di Reggio). Per gli evenuali ballottaggi si dovrà attendere domenica 26 giugno.

Urne aperte, dunque, anche nel territorio reggino: ci si potrà recare ai seggi dalle ore 7 alle 23, portando con sè un documento di identità valido e la tessera elettorale. La mascherina anti Covid è "fortemente raccomandata" ma non obbligatoria.

Lo scrutinio per i referendum abrogativi seguirà la chiusura dei seggi, quello per la tornata amministrativa invece avrà inizio alle ore 14 di lunedì 13 giugno.

Venti Comuni della provincia di Reggio Calabria al voto 

Sono 42 i candidati a sindaco che si contenderanno la fascia tricolore nei venti Comuni della Città metropolitana chiamati al voto. Non farà parte della competizione elettorale Portigliola perchè l'Ente è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Fari puntati su Villa San Giovanni e Palmi. Ecco l'elenco definitivo, secondo la tabella del ministero dell'Interno.

Comunali 2022 voto scheda-2

Le sfide nel Reggino: ecco i nomi dei 42 candidati a sindaco

Come si vota nei comuni fino a 15 mila abitanti

Nei comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco. In ogni caso, il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti si procede a un turno di ballottaggio domenica 26 giugno tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze.

Come si vota nei comuni con oltre 15 mila abitanti

Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può:

tracciare un solo segno sul rettangolo col nominativo di un candidato sindaco, senza cioè segnare alcun contrassegno di lista: in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco prescelto;
tracciare un segno solo sul contrassegno di una delle liste oppure tracciare un segno sia sul nominativo del candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista collegata;
esprimere un voto disgiunto, tracciando un segno sul nominativo del candidato sindaco ed un altro segno su una delle liste ad esso non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati. All’eventuale turno di ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

I cinque referendum

Gli elettori sono chiamati a esprimersi anche su cinque referendum sulla giustizia. Si tratta di referendum abrogativi (per eliminare leggi o parti di leggi, ndr)

referendum 12 giugno fonte ministero Interno-2-2

I documenti che l'elettore deve avere per votare

Gli elettori devono presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. 

Mascherine ai seggi "fortemente raccomandate" ma non obbligatorie

Mascherine "fortemente raccomandate", ma non obbligatorie per chi si recherà ai seggi. Il capo del dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno Claudio Sgaraglia ha diramato una nuova circolare con cui informa i prefetti dell’avvenuta sottoscrizione da parte dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, dell’”addendum” al Protocollo sanitario e di sicurezza dell’11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022. L’addendum, in considerazione del mutato quadro epidemiologico rispetto alla data di adozione del protocollo stesso, prevede l’uso fortemente raccomandato della mascherina chirurgica per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto.

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