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Chiuso il tunnel di accesso de ‘La Sorgente’, Minicuci: "Totale miopia amministrativa"

Il candidato a sindaco del centrodestra sottolinea anche le pessime e desolanti condizioni dello storico Lido comunale: "Reggio città turistica? Un triste miraggio. Ridiamo dignità alla nostra terra"

"Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha chiuso il tunnel di accesso alla spiaggia ‘La Sorgente’. Il percolato creatosi dai cumuli di rifiuti mescolati alla pioggia caduta, ha causato l’allagamento del tunnel e di conseguenza l’impossibilità di attraversarlo. Il giorno di ferragosto
centinaia di reggini, bambini e adulti, hanno dovuto avventurarsi mettendo a rischio la propria
incolumità pur di raggiungere ‘La Sorgente’, una delle spiagge più frequentate della nostra città".

Lo afferma Antonino Minicuci, candidato a sindaco della coalizione del centrodestra alle prossime elezioni che in questi giorni ha incontrato i cittadini che fanno parte dell’associazione ‘Gli amici della Sorgente’, "gruppo di persone che si adopera in maniera encomiabile e totalmente gratuita a difesa di quella porzione di territorio. A loro, insieme a tutti i reggini e i turisti, bisogna dare risposte concrete e non slogan.

Quando accaduto è soltanto l’ennesima conferma della totale miopia amministrativa che ha caratterizzato l’attuale governo comunale. Scarsa, per non dire nulla, l’attitudine dell’amministrazione nel prevenire situazioni facilmente prevedibili e che creano notevole disagi ai cittadini. Invece che bonificare l’area rendendola nuovamente sicura e fruibile, la soluzione dell’attuale amministrazione è quella di sbarrare l’ingresso".

Per il candidato in quota lega "chiudere il tunnel di accesso ad una spiaggia nel pieno dell’estate, quando si registra il picco di presenze, è una desolante cartolina da presentare ai reggini e ai turisti che hanno scelto Reggio Calabria per trascorrere le loro vacanze. L’auspicio è che si possa al più presto riaprire il tunnel e renderlo nuovamente fruibile alla cittadinanza.

Discorso simile vale per il Lido Comunale, a tutti gli effetti un ‘ecomostro’ lontano parente dal gioiello che ha impreziosito le estati dei decenni precedenti. Patrimonio da valorizzare attraverso un profondo restyling che ne faccia il principale biglietto da visita balneare della città, il Lido comunale vive invece uno stato di imbarazzante degrado. Tra manifestazioni di interesse pubblicati ad estate inoltrata, una manutenzione inesistente e servizi ridotti ai minimi termini, il Lido comunale è oramai un fantasma. Come si può parlare di ‘Reggio città turistica’ con una struttura che da diversi anni versa in simili condizioni?"

Secondo Minicuci "l’amministrazione comunale si affanna ad inaugurare in fretta e furia opere in colpevole ritardo, come fosse uno studente di liceo che temendo la bocciatura trascorre le ultime settimane di scuola interamente sui libri. Il giudizio complessivo però deve tenere conto dell’intero arco temporale, dai sogni di ‘svolta’ e nuove primavere di oramai sei anni fa sino ai giorni nostri.

Dare una pennellata di bianco ad un palazzo ridotto in macerie appare come un esercizio tragicomico che non servirà per cancellare la realtà dei fatti. “normalità” e “dignità” sono due termini che dovrebbero accompagnare in modo costante la vita di ogni cittadino. A Reggio Calabria invece sembrano preda da troppo tempo della Fata Morgana, fenomeno ottico che causa un miraggio sopra lo Stretto di Messina". 

"La nostra intenzione - assicura Minicuci - è quella di renderli elementi nuovamente tangibili. Sopra tutto, prima di pensare a rivoluzioni e progetti a medio lungo termine che sono in ogni caso necessari per lo sviluppo della nostra città, bisogna far tornare la normalità e la dignità nella casa di ogni reggino".

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