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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Elezioni metropolitane, Marcianò all'alba del voto: "Ecco perchè non voteremo"

La giuslavorista e consigliera comunale sospesa sgrana le cinque motivazioni che non porteranno al voto il suo gruppo: pandemia, brogli, Comuni privati di partecipare alla competizione e lista estromessa e poi riammessa

"È fin troppo evidente quanto e come si stia abusando della frase “per il bene della democrazia”. La Democrazia che per definizione  è la forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo sembra essersi ridotta ad un mero concetto lontano ed illusorio nell’attuale scenario politico, locale e non. E ciò per tante ragioni".

E' quanto dichiara Angela Marcianò che, all'alba del voto per il rinnovo del consiglio metropolitano, fa il punto della situazione e sgrana i motivi per i quali, con il proprio gruppo non verrà espresso il voto, "per non legittimare o assecondare, neanche in via di fatto, pratiche irrispettose delle più elementari regole della democrazia, quella reale, per intenderci".

Le cinque motivazioni:

  1. "Il Covid e il rischio pandemico esistono, e sono reali, ma non possono essere utilizzati a fasi alterne,  per ritardare a comando  le elezioni regionali o nazionali ma non quelle, di secondo livello,  metropolitane e per le attività prodromiche alle stesse, come la raccolta delle firme per la presentazione delle liste. Eppure  è pervenuto un parere del Comitato Tecnico Scientifico che ha consigliato di rinviare “tutte” elezioni ! Perché un così importante documento non è stato reso noto nei suoi reali contenuti?
  2. Con indagini in corso sui già sicuri brogli elettorali, i più importanti esponenti dei partiti di maggioranza, trovato il capro espiatorio,  hanno  finanche  definito circoscritto ed episodico un quadro “preordinato” che appare alla città a dir poco raccapricciante. In via di buon senso, ci saremmo quantomeno aspettati un minimo di cautela nelle dichiarazioni esternate. Ed invero,  già  con riferimento ai  soli seggi fino a questo momento attenzionati dalle autorità inquirenti, la composizione del consiglio comunale  verosimilmente non sarebbe la stessa se le operazioni fossero state regolari, con evidenti ricadute, che non possono essere ignorate, anche sulla composizione dei rappresentanti nella Città metropolitana. 
  3. Diversi e importanti Comuni della città metropolitana saranno privati dalla possibilità di partecipare alla competizione.
  4. Una delle liste “di punta”  è stata prima estromessa  con modalità quantomeno inconsuete e incomprensibili alla cittadinanza e poi riammessa dal Tar. 
  5. Un consiglio comunale composto da diversi consiglieri  pronti a chiedere sostegno per la loro candidatura senza aver mai mostrato una reale considerazione  per una forza politica che rappresenta 14.000 persone vive e vegete oltre che libere". 

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