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Venerdì, 19 Aprile 2024
Verso il voto

Terzo Polo, Siviglia: "Niente social, credo nel progetto incontro la gente"

Il candidato nel collegio uninominale al Senato parla con i diciottenni per la prima volta chiamati a votare per Palazzo Madama dopo la riforma

Ha scelto di non stare a guardare Agostino Siviglia e di mettersi in gioco perchè crede nel senso alto della politica. La sfida del 25 settembre per il rinnovo del Parlamento italiano è un momento cruciale per il Paese e per la Calabria e lo sa bene questo professionista, avvocato cassazionista, già Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale della Regione Calabria candidato per il Terzo polo di Renzi e Calenda al Senato nel collegio Uninominale Calabria 02 - Catanzaro, Vibo e Reggio Calabria. Attualmente, è vicedirettore e docente del Master universitario di secondo livello, in “Diritto e Criminologia del Sistema Penitenziario”, presso il Dipartimento di giurisprudenza, economia e scienze umane dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. È autore e curatore di pubblicazioni scientifiche in tema di diritto penitenziario.

Cinquanta anni appena compiuti e la voglia di incontrare la gente, stringere le mani, guardarle negli occhi credendo nella forza dei rapporti e spiega: "Ho abbandonato i social da un po' di tempo e sto conducendo la campagna elettorale credendo molto nelle relazioni reali, andando a parlare con le persone".

Palazzo Madama è l'obiettivo ma Agostino Siviglia precisa: "So bene che la sfida è difficile ma ho voluto accettare la candidatura, inaspettata, che mi ha proposto il senatore Magorno di Italia Viva (Magorno adesso è candidato alla Camera subito dietro la capolista ed ex ministro Maria Elena Boschi nel collegio plurinominale n.d.r.) perchè credo nel progetto del Terzo Polo. Da sempre credo nella necessità di un polo liberale, riformista, che sia distante dagli estremismi di destra e di sinistra. La mia è una candidatura di servizio,  un gesto di libertà e gratuità poter partecipare ad un’importante tornata elettorale che appare già scontata nell’esito, senza, tuttavia, che gli elettori si siano ancora pronunciati".

Gira il collegio Agostino Siviglia, già è stato a Siderno, e adesso a Vibo, poi ancora incontri per spiegare la sua visione di politica. "Occorre rigenerare la politica, ma in questo percorso, ho i principi del cattolicesimo democratico: giustizia, bene comune e carità sono i miei punti saldi e saranno anche i miei impegni se andassi a Palazzo Madama".  

"Partire da un impegno di onestà e dare una prospettiva a questa terra pensando ai giovani e al loro futuro. Le risorse del Pnrr sono ovviamente necessarie e bisognerà utilizzarle bene ma bisognerà pensare anche all'occupazione nel settore digitale e nella transizione ecologica ambientale e poi il turismo. Priorità su cui puntare. 

Fra i temi che più mi stanno a cuore, inoltre, ci sono quelli legati alla giustizia ed alla tutela dei diritti costituzionali: processi più rapidi ed efficienti; tutela delle vittime dei reati anche attraverso i servizi di giustizia riparativa; rieducazione e reinserimento sociale per chi ha scontato la propria pena. In altre parole, nutro la speranza che ispira a non darsi mai per vinti, a non smettere mai di tentare di perseguire il bene, malgrado tutto".

Parla Agostino Siviglia con i giovani e incontra anche i giovanissimi, i diciottenni, che per la prima volta voteranno il 25 settembre anche al Senato dopo la modifica apportata all'articolo 58, comma 1, della Costituzione dalla legge costituzionale 18 ottobre 2021, n. 1, che ha soppresso il limite minimo dei 25 anni di età.

"Ho i nipoti - spiega Siviglia - che sono in questa fascia d'età, dai diciotto in su, e grazie a loro ho facilità di incontro con altri ragazzi e cerco di capire cosa chiedono alla politica. Generalmente i giovanissimi sono lontani dalla politica ma la politica si occupa di loro, per questo li invito a capire chi votare, quali programmi, perchè è in gioco il loro futuro e non possono e non devono più delegare. Andare a votare è un dovere civico, per questo il mio appello è di andare a votare, esprimere il proprio voto il 25 settembre".

"Faccio politica con gioia, anche in questi tempo bui, perchè senza allegria, senza speranza non c'è futuro. Ed io credo nel futuro di questa Calabria, della mia terra".

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