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Regionali, Berlusconi lancia Occhiuto: "Non è secondo a nessuno"

A Lamezia la presentazione del candidato governatore del centrodestra. Al Nazareno, invece, si è consumata una riunione per ricompattare la coalizione

La politica calabrese oggi si è mossa sull’asse Roma-Lamezia. Mentre, infatti, il centrodestra da Lamezia Terme lanciava la corsa di Roberto Occhiuto alla Cittadella regionale, Enrico Letta al Nazareno provava a ricucire gli strappi dentro il Partito democratico e fra questo e la coalizione di centrosinistra.

I riflettori dell’opinione pubblica calabrese, però, oggi erano tutti concentrati su Roberto Occhiuto che, da capogruppo di Forza Italia alla Camera, decide di ritornare in Calabria e muovere i suoi passi sul solco tracciato da Jole Santelli. Per il parlamentare cosentino sono arrivati attestati di stima e, soprattutto, di tutti i leader del centrodestra che studiano da responsabili del partito unico “sognato” da Silvio Berlusconi.

Il cavaliere è sicuro, in collegamento da Arcore promette di scendere presto in Calabria e afferma: "Roberto Occhiuto non è secondo a nessuno…". Per Roberto Occhiuto da Berlusconi solo parole al miele. "Lo conoscete tutti, è un ottimo imprenditore, un amministratore di grande esperienza, è stato per molti anni vice presidente vicario del gruppo dei deputati di Forza Italia e oggi è il nostro bravissimo capogruppo. Ha un ruolo decisivo e delicato, un ruolo ambitissimo che gli garantirebbe due anni di grande protagonismo e visibilità".

Un ruolo che Roberto Occhiuto dovrà cedere per assumere in toto i panni dell’uomo vincente del centrodestra in Calabria.

"Solo un uomo, con un grande amore per la sua terra e per la sua gente, come ha lui - sottolinea l'ex premier - poteva immaginare di lasciarlo per gettarsi in questa sfida. Sono certo che vincerà le elezioni, ma poi non sarà una passeggiata: avrà molto, molto da lavorare”.

Collegata da remoto anche Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia che ha proiettato la coalizione sui temi della prossima campagna elettorale. "La Calabria deve essere una terra nella quale si può e si deve avere un futuro. È un lavoro che abbiamo cominciato e che vogliamo continuare. Con Roberto Occhiuto, con Nino Spirlì, con tutti i partiti che compongono la coalizione e con Fdi che è da sempre innamorata di questa terra e ha dimostrato attenzione verso la Calabria”.

Non è stato da meno Matteo Salvini, da ieri in Calabria per un primo assaggio con l’elettorato della Lega e degli umori degli elettori calabresi, che ha legato al nome di Roberto Occhiuto quello di Nini Spirlì, l’attuale Presidente facente funzioni della giunta regionale. Per Salvini quello Occhiuto-Spirlì è un ticket vincente: "Occhiuto e Spirlì saranno presidente e vicepresidente della regione Calabria. A sinistra in Calabria hanno più candidati che voti”.

Il leader della Lega, poi, ha affrontato senza peli sulla lingua quello che in Calabria si può dire sia il tema dei temi: la lotta alla criminalità organizzata. "Si può pensare - ha detto - a una Calabria fondata sul lavoro e sulla bellezza, non sulle raccomandazioni, sullo sfruttamento. Chi il 10 ottobre sceglierà la Lega farà questa scelta di vita. Dove c'è la 'ndrangheta con noi al governo della regione scattano i calci in culo. A noi quei voti, quei soldi e quelle amicizie non interessano”.

Dello stesso tono anche le dichiarazioni rilasciate dal candidato governatore Roberto Occhiuto. "Credo che questa regione abbia dei problemi gravissimi, cominciando con la ndrangheta che va estirpata con tutte le forze, ma anche tante risorse che meritano di essere raccontate al Paese dimostrando che c'è una Calabria che l'Italia non si aspetta. È una sfida che faccio con grande entusiasmo".

"Vorrei una Calabria - ha detto ancora Occhiuto - che recuperi reputazione, non voglio che i giovani calabresi siano costretti ad andare via, mi piacerebbe che decidessero di rimanere in questa regione dove hanno acquisito le competenze grazie agli sforzi delle proprie famiglie che li hanno fatto studiare. Mi dà fastidio che un imprenditore calabrese debba eleggere la sede legale della sua società a Roma o Milano perché altrimenti se si legge che è in Calabria è come se avesse un marchio. Investiremo molto sulla reputazione, raccontando i problemi ma soprattutto le risorse della Calabria”.

Come dicevamo mentre a Lamezia si consumava l’investitura ufficiale di Roberto Occhiuto, a Roma il segretario del Partito democratico lavorava per recuperare il tempo perduto e tentare di spegnere le polemiche roventi che hanno accompagnato questo anticipo di campagna elettorale nel campo del centrosinistra.

Per i “democrat” calabresi quello romano è stato un incontro "molto proficuo". La riunione è stata richiesta da tempo dal territorio, ed è servita per fare il punto dopo la scelta di convergere con gli alleati su Maria Antonietta Ventura per le elezioni regionali, cui hanno preso parte anche il responsabile Enti locali Francesco Boccia e il commissario del partito in Calabria Stefano Graziano.

Il segretario del Pd, tra le altre cose, ha preso l'impegno ad andare "presto" in Calabria per sostenere la campagna elettorale del Pd e della coalizione. Al termine del faccia a faccia con Letta, in cui non sono mancati i momenti di confronto franco sui passaggi che hanno portato alla scelta della Ventura, i dem locali sono usciti ricompattati in vista del voto, a partire dalla definizione delle liste. "In campo ci sono Ventura e Occhiuto, tutti il resto favorisce il centrodestra", sarebbe il senso del ragionamento emerso a fine riunione. Nel corso dell'incontro, riferiscono alcuni partecipanti, è stato tra l'altro riconosciuto il lavoro di ricucitura e unitario portato avanti dal commissario Graziano. Letta, infine, tra domani e dopodomani vedrà Nicola Irto.

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