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Elezioni regionali, gli attivisti del M5S: "La politica del riscatto o del ricatto?"

In una nota i pentastellati si soffermano sulle ultime vicende legate alle candidature alla presidenza della Regione Calabria: "Non è ipotizzabile un apparentamento con questo PD calabrese"

"Lo scenario politico nazionale è in fase di cambiamento, caduto il Conte Bis tutte le forze politiche in campo (comprese quelle che ne facevano parte e che lo hanno deliberatamente buttato giù per mero interesse personale) stanno colloquiando con il presidente incaricato Draghi, per trovare una convergenza di programmi e di idee ed ottenere la fiducia che occorrerà per formare questo ipotetico governo a trazione draghiana.

Nel frattempo però si avvicinano sempre di più le elezioni regionali in Calabria, saremo ancora una volta chiamati a decidere quale sarà la compagine politica che dovrà governare questa difficile e problematica regione".

E' quanto affermano in una nota gli attivisti del Movimento 5 stelle che aggiungono: "Noi con fare “ardito”, che da sempre lavoriamo sul nostro territorio per denunciarne le criticità e i bisogni, riteniamo che non si possa più aspettare che “qualcun altro” ci dica la strada da percorrere, abbiamo già indicato da tempo la strada da seguire, un percorso virtuoso che ci ha portati a dialogare con altri importanti “attori” della scena politica regionale come Carlo Tansi, Luigi De Magistris e Pino Aprile, gli stessi che ieri in una conferenza stampa hanno dichiarato di volersi unire nella costruzione di un polo civico forte e credibile sia nei programmi che nei volti che presenterà".

Gli attivisti ritengono che il Movimento 5 stelle non debba più perdere tempo e facciamo dunque appello a tutti gli attivisti, simpatizzanti e soprattutto ai nostri coordinatori e facilitatori regionali, affinchè riprendano al più presto i contatti e il dialogo già avviato con questo polo civico appena formatosi, e
al quale non possiamo mancare certamente noi! Non è infatti minimamente pensabile di allearci o sostenere il PD calabrese, lo stesso che ha da sempre rappresentato il più disastroso sfascio locale sia
con l’ex governatore Oliverio che con i vari consiglieri inclusi sindaci e amministratori locali, tutti coinvolti in inchieste e processi di tipo massondranghetistico".

Per i pentastellati "il Pd calabrese così come la destra tutta, rappresentano il peggio della classe politica nostrana, collusi con le cosche, coinvolti in scandali di ogni tipo, inesorabilmente attaccati alle poltrone su cui siedono da decenni oggi come opposizione e ieri come forza di governo. Il movimento non può minimamente pensare di associare il proprio simbolo ed i propri candidati a sostegno di Nicola Irto, appena scelto come futuro candidato alla presidenza regionale, dalla dirigenza del Partito Democratico durante l’ultima riunione tenutasi a Lamezia.

Non è ipotizzabile un apparentamento con questo PD calabrese, il Movimento 5 stelle deve prendere atto che il fallimento ed i vari tradimenti in questa recente esperienza al governo sono destinati a ripetersi e soprattutto a decretare l’ennesimo sfascio della Calabria se non se ne prenderanno le dovute distanze e se questo è il tavolo da gioco, il movimento non può più attendere oltre! Sia Tansi che De Magistris che Pino Aprile rappresentano quella nuova forza che può contrastare lo strapotere dei partiti massondranghesti che si celano dietro colletti inamidati e lauree alla Luiss.

La triade racchiusa nel Polo Civico oggi rappresenta quello che necessita: giustizia sociale e buona amministrazione (De Magistris), governo del territorio, prevenzione dissesto idrogeologico e gestione dei rifiuti (Tansi), equità fiscale, identità calabrese, cultura(Aprile). Chi offre queste opportunità?
Ancora una volta siamo chiamati a scegliere se fare da controfigura o scendere in campo da protagonisti e da vera e “concreta” alternativa politica per i calabresi onesti".

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