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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Elezioni regionali, candidati allo specchio: a tu per tu con Amalia Bruni

ReggioToday ha intervistato i quattro aspiranti presidenti che si sfideranno il 3 e 4 ottobre per governare la Calabria. Primo appuntamento con la coalizione di centrosinistra

Il 3 e 4 ottobre si vota per eleggere il nuovo governatore della Calabria e i consiglieri regionali. ReggioToday ha posto domande precise sul programma elettorale, le stesse ad ogni candidato, per consentire ai nostri lettori di poter far un confronto e decidere così chi votare, liberamente.

Apriamo, rigorosamente seguendo un ordine alfabetico, con la candidata del centro sinistra Amalia Bruni, sostenuta da sette liste: Psi, Amalia Bruni presidente, Europa Verde, Movimento Cinque Stelle, Partito Animalista, Pd e Tesoro Calabria con Tansi.

Il Sud, la Calabria non è un paese per giovani. Questa terra ha visto in questi ultimi anni un esodo di ragazzi, cervelli in fuga, partire in cerca di occasioni di lavoro. Dati alla mano rispetto al 1995, mancano nel Sud oltre 1,6 milioni di giovani e il peso percentuale della ricchezza prodotta dalle area meridionale del paese è passato dal 24% al 22% (fonte ufficio studi di Confcommercio). Dunque è grave crisi, qual è la sua ricetta per far ripartire la Calabria e dare il giusto ruolo ai giovani calabresi?

"Non sono una maga e non ho la bacchetta magica, sono un medico, una ricercatrice e le mie soluzioni vengono fuori da analisi razionali. Detto questo so perfettamente che abbiamo perso le ultime due generazioni di giovani che, completati gli studi, hanno dovuto, non per scelta, andare via. Dovremo mettere in campo tutte le risorse disponibili, stringere un patto con le nostre Università, con gli imprenditori e immettere forze fresche negli enti locali che hanno bisogno di essere rinforzati nell’organico. Dovremo intercettare tutti i fondi a disposizione per creare nuovi posto di lavoro. Il mio obiettivo è non solo evitare di far andare via i nostri cervelli migliori ma creare le condizioni per attrarre quelli che sono fuori".

In questa situazione di “povertà” lavorativa ed economica, a soffrire maggiormente sono le donne schiacciate dal lavoro di cura. Qual è il suo programma per il welfare e le donne?

"Chi meglio di me può sapere quali sono le difficoltà che incontra in questa terra chi è donna. Dobbiamo invertire una cultura maschilista e patriarcale dove le donne sono relegate sempre al secondo posto. Nella mia Calabria le opportunità saranno uguali per tutte e alle donne dovrà essere concesso lo stesso spazio degli altri. Penso comunque a provvedimenti che aiuteranno l’ingresso nel mondo del lavoro e faciliteranno la maternità. Anche qui prevederemo delle misure che faranno parte di un pacchetto complessivo riguardanti il lavoro". 

La Calabria è una terra bellissima, ma come abbiamo visto quest'estate con l'emergenza incendi manca una visione del territorio e della prevenzione. Sappiamo anche che è una terra “ballerina” ad alto rischio sismico. Cosa farà, se eletta, per l'ambiente e la tutela del territorio?

"L’ambiente è un altro punto qualificante del nostro programma. La Regione di Spirlì e Occhiuto ha dato ampia prova di incompetenza, inefficienza, incapacità, inadeguatezza e indifferenza anche in questo campo. Nei giorni drammatici degli incendi, dei roghi, delle vittime e dei centinai di migliaia di ettari di boschi che andavano in fumo hanno mostrato tutta la loro incapacità. Io ho girato in lungo e in largo tutte le zone colpite e ho visto che i sindaci si sono spesi con coraggio per la loro gente ma sono rimasti soli. Questo non deve accadere più. Dovremo realizzare un piano serio di concerto con la Protezione civile nazionale per la prevenzione che non esiste più da quando Tonino Perna faceva il presidente del Parco dell’Aspromonte lo aveva diviso in zone e e le aveva affidate a associazioni e cooperative per farle custodire e gli incendi erano il novanta per cento in meno. Poi dovremo pensare ai siti inquinati, alla depurazione del mare, alla qualità dell’acqua. Di lavoro da fare ne abbiamo tanto davanti".

La Pandemia ha reso tutti più vulnerabili ma il sistema sanitario calabrese fa acqua da tutte le parti: cosa farà per far recuperare livelli adeguati per la sanità calabrese?

"La sanità é un mio grande cruccio e la considero la madre di tutte le battaglie per la Calabria, bisognerà intervenire su tutti i livelli. Dodici anni di commissariamento hanno prodotto disastri. Abbiamo perso quasi 5mila operatori sanitari, il debito è aumentato e i servizi per i cittadini sono sempre di meno. Andiamo con ordine, il debito causato dai commissari sarà a carico dello Stato, l’altra parte la pagheranno i calabresi spalmato nel corso degli anni. Dovremo dare la possibilità a tutti di curarsi a casa loro, basta col turismo sanitario che ci costa oltre 350 milioni all’anno, dovremo puntare all’assunzione a tempo indeterminato di tutte le risorse umane professionali che occorrono, bisognerà fare un piano serio sulla medicina territoriale e molto altro. Certo in una regione normale le ambulanze non dovranno mai più partire, come accade spesso oggi, senza medici. Come dico da tempo voglio prendermi cura di tutti i calabresi e come bisogna farlo".

Nei primi cento giorni del suo Governo quali saranno le priorità?

"Ripeto, nessuna ricetta sensazionalistica se non quella di lavorare giorno e e notte per avviare tutto quello che serve a ridare fiducia, speranza e opportunità a tutti i calabresi. Una cosa é  sicura, non starò rinchiusa nella mia torre di avorio come i miei predecessori. Continuerò a dare voce a tutti, a stare in mezzo alla gente per ascoltare le loro esigenze e trovare soluzioni concrete insieme alla squadra che metteremo insieme che sarà composta da persone competenti, professionali e che dovranno dare soprattutto risposte rapide".

Le infiltrazioni mafiose nei palazzi della politica e negli affari sono da tempo agli atti della cronaca, come lascerà fuori i clan dalla sua amministrazione?

"In un Regione normale come la immaginiamo noi non ci sarà posto per il malaffare, in qualunque parte si annidi. Noi saremo sempre dalla parte dello Stato, collaboreremo con le Forze dell’Ordine e della Magistratura. Faremo in modo che la Regione sarà una casa di vetro, non avremo segreti per nessuno, faremo della trasparenza una regola di vita. E dove si applica la trasparenza dove la legalità è la regola e non l’eccezione, la criminalità non ha modo di attecchire".

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